Domenica 24 Novembre 2024 - Anno XXII

Sauris: Il profumo del legno e il fascino della pietra

“Un’isola tra le montagne”. Così è chiamata Sauris, splendido borgo della Carnia, dove si parla ancora una lingua particolarissima e dove le case sono costruite in legno e pietra con una tecnica unica. La comunità, narra la leggenda popolare, fu fondata da due soldati tedeschi che si rifugiarono in questa valle isolata…

Sauris di Sopra, case di pietra e legno

La gustosa birra Zahre
La gustosa birra Zahre

Oggi si può raggiungere Sauris comodamente in macchina, ma la strada regala ancora insolite emozioni: i tornanti si rincorrono abbracciando la montagna e regalando scorci bellissimi ad ogni curva. La sicurezza del gard-rail e l’illuminazione non tolgono fascino alle gallerie scavate nella roccia, attraverso le quali si penetra nel cuore della montagna. Ancora una serie di rotondi tornanti e si raggiunge il Sauris di Sopra: circondato da una spettacolare corona di montagne, con i suoi 1400 metri è il comune più alto del Friuli Venezia Giulia ed uno dei più piccoli della regione. Immerse in un’aria frizzante, splendide case in pietra e legno si affacciano su strette viuzze lastricate, mostrando al cielo i propri tetti ricoperti dalle caratteristiche “scandole”, tavolette di larice.

Il Museo Etnografico e Storiografico

Il Museo Etnografico e Storiografico di Sauris
Il Museo Etnografico e Storiografico di Sauris

Affacciandosi ai ballatoi ed alle terrazze di queste case, costruite secondo la tecnica del blockbau (tronchi incastrati negli angoli), si può godere di una vista spettacolare sulle cime dei monti e sull’intera vallata: non poteva esserci luogo migliore per custodire intatti i segreti di una cultura rimasta isolata per così lungo tempo. È qui infatti che sono stati realizzati il Museo Etnografico e Storiografico di Sauris. Ma le tradizioni continuano a vivere anche nelle usanze e nelle feste religiose che ruotano soprattutto attorno alla Chiesa di San Osvaldo, meta per migliaia di pellegrini dal tempo della Repubblica Veneta fino all’Ottocento.

Dialetto saurano (der zahrar sproche) dalle origini germaniche

Una maschera locale di legno
Una maschera locale di legno

In ricordo dei primi fondatori e a testimonianza della reale origine germanica di cultura e popolazione, resta anche il dialetto saurano (der zahrar sproche) simile a quello anticamente parlato nella Baviera del sud. Utilizzata tutt’ora, insieme all’italiano e al friulano, la lingua non solo sopravvive nell’uso quotidiano di molte famiglie, ma si insegna a scuola: dopo un periodo di abbandono infatti, da oltre dieci anni è materia d’insegnamento nelle scuole materne ed elementari. 1- continua

(12/03/2012)

 

LEGGI ANCHE  Galatina paese delle meraviglie per arte e cultura

Info:

www.albergodiffusosauris.com

www.turismofvg.it

Condividi sui social: