di Longimanus
Data: maggio 2011
Dove: Siviglia, Cordoba, Granada, Sierra de Andujar, Sierra Subbetica
Un viaggio fuori stagione, quello che non avevo ancora fatto ma in fondo sempre desiderato, partire a maggio quando la maggior parte delle persone sta pensando alle vacanze estive… Sarà stata la voglia di staccare, sarà stata la mèta, da sempre rincorsa e non ancora raggiunta, o semplicemente il richiamo della Spagna. Pochi giorni per decidere, una telefonata al tour operator ed eccomi pronto a partire… l’Andalusia mi stava aspettando!
Come faccio ormai da anni, ho scelto un viaggio di turismo sostenibile, che coniugasse tre magnifiche città d’arte islamico-cristiana (Siviglia, Cordoba e Granada) ai trekking nei parchi, la Sierra de Andujar e la Sierra Subbetica, per otto giorni intensi da vivere tutti d’un fiato! Appena arrivato all’aeroporto di Siviglia trovo ad aspettarmi la guida di Four Seasons Natura e Cultura, Andrea, italianissimo anche se mezzosangue spagnolo, e conosco i nuovi compagni di viaggio, una coppia giovane e dinamica, Gabriella e Andrea, stesso nome della guida, e due amiche appassionate di viaggi, Isabella e Valeria. Da subito si instaura nel gruppo un clima conviviale, confermato dalla prima serata trascorsa in giro per le viuzze di Siviglia, tra scenari notturni mozzafiato, locali di flamenco e il primo approccio con la cucina andalusa, che ci accompagnerà durante tutto il tragitto in una sorta di tour enogastronomico parallelo.
Una dormita ristoratrice in un albergo nel centro città, e la mattina dopo eccoci pronti per una giornata davvero intensa: prima la visita delle bellezze di Siviglia, con la maestosa Cattedrale, il Barrio di Santa Cruz, il parco di Maria Luisa e una passeggiata lungo il Guadalquivir, poi la partenza per Cordoba in pulmino a 9 posti estremamente comodo per sei persone!
Un pomeriggio è più che sufficiente per ammirare questa piccola gemma, famosa per i suoi patii fioriti ma soprattutto per la sua incredibile Mezquita, vero capolavoro di arte islamica, dal fascino tenebroso dovuto alle luci soffuse che la caricano di un’energia quasi magnetica. Mentre Andrea si impegna per immortalare gli angoli più suggestivi con la sua futuristica macchina fotografica, le ragazze sono affascinate dagli ornamenti del mirhab, tutti in oro e pietre preziose, e dalle centinaia di archi che sostengono la moschea, rappresentazione delle palme del deserto del Sahara a cui lo spazio aperto si ispira.
In serata, arriviamo al nostro primo parco, la Sierra di Andujar, scoprendo con entusiasmo che dormiremo per le successive due notti in casette in legno completamente immerse nel verde. Una cena sostanziosa e poi il nostro primo briefing davanti a un bicchiere di sangria: l’indomani ci aspetta il primo trekking fra le linci!
Che splendida giornata troviamo al risveglio, tutto sembra pronto per iniziare a camminare! Indossati gli scarponi e preparati gli zaini con acqua in abbondanza e pranzo al sacco, si parte per un trekking spettacolare fra sentieri nascosti, sorgenti e viste panoramiche: oggi seguiremo la rotta degli antichi pellegrini, per raggiungere il Santuario della Virgen della Cabeza. Sempre dietro ad Andrea, la nostra guida attenta (che sulle spalle porta uno zaino enorme… ma come farà??), riusciamo a vedere una grande quantità di animali, di cui indelebile rimarrà il ricordo di due cervi e di alcuni avvoltoi dall’impressionante apertura alare.
Tornati alle casette nel tardo pomeriggio, la serata trascorre chiacchierando nel ricordo della splendida giornata, di cui ricorderò i profumi dei boschi e il fascino della ricerca degli animali e delle loro tracce.
Il giorno successivo, ancora una splendida escursione nella sierra, stavolta per osservare gli uccelli lungo il fiume, prima di tornare alle casette per una doccia e poi ripartire per raggiungere il nostro secondo parco: la Sierra Subbetica ci sta aspettando! Arrivati a Zuheros in tarda serata, non riusciamo a credere ai nostri occhi all’arrivo all’hacienda dove dormiremo per tre notti: si tratta di un vecchio frantoio ristrutturato, divenuto una splendida struttura con tanto di piscina, hammam (bagno turco), terrazza panoramica per le colazioni e una biblioteca storica… è uno di quei casi in cui un hotel, se così si può chiamare, diventa davvero parte dello spirito della vacanza! La cena, consumata in una stazione storica dei treni riadattata, è un’ennesima scoperta, fra gazpacho, jamon, tortillas, paella, tapas e birra fresca. Le uniche a preoccuparsi sono le donne…basterà il trekking di domani, si chiedono, a smaltire questa cena succulenta?
Il trekking del giorno successivo ci porta nel Canyon del fiume Bailòn, un’intera giornata fra panorami mozzafiato e l’incredibile sensazione di tuffarsi nell’acqua fresca del fiume, prima di tornare all’hacienda dove ci aspetta il famoso quesiño (formaggio fuso) con una bevanda dissetante. Seduti al tavolo prima delle meritate docce, i compagni sono entusiasti della vacanza: mentre Valeria scrive messaggi agli amici invidiosi, Isabella va fiera delle sue doti di camminatrice, Andrea illustra le foto più belle, Gabriella ricorda ogni passo del nostro cammino e la nostra guida contempla contento lo spirito di gruppo, mentre io… scrivo gli appunti per il mio diario di viaggio!
Il giorno seguente, a grande richiesta, escursione in bici! Lungo la Via Verde della Subbetica, una rilassante passeggiata in mountain bike, in un terreno piatto e senza fatica, circondati dalla natura della laguna del Salobral e seguendo le tracce degli antichi treni dell’olio. Pomeriggio da “speleologi” scendendo nelle profondità delle grotte, prima di una cenetta panoramica sul castello di Zuheros (la passione per gli scenari panoramici ha fatto guadagnare alla nostra guida il soprannome, riprendendo le famose storie dei Galli di Asterix e Obelix, di Panoramix!).
Ultimo giorno del nostro tour, e gran finale: ci aspetta Granada! Arrivati a metà giornata, e dopo un lauto pranzo a base di tapas, ci rechiamo all’Alhambra, la residenza dei sultani, per la quale le parole sono quasi superflue: passeggiando fra i palazzi Nazaries sembra di ascoltare la voce delle vestali, gli ordini del califfo e gli intrighi di corte, circondati dalle nevi perenni delle Sierra Nevada… come ultimo giorno, cosa desiderare di più?
Prima di ripartire, il commiato dai compagni di viaggio ha più la sensazione di un “arrivederci” a presto che di un addio, mentre la nostra guida riceve i complimenti di tutti e un graditissimo pensierino da parte del gruppo… che altro dire, viaggiare e soprattutto viaggiare in questo modo è forse l’unica cosa alla quale davvero non potrei mai rinunciare!
Longimanus
(07/06/2011)