Si è aperto ad Algeri il SITEV, il Salone dei viaggi e del turismo algerino. La fiera è abbastanza piccola se confrontata con le grandi esposizioni internazionali di settore, tuttavia è piuttosto importante a livello locale perché consente ai diversi operatori di mettersi in mostra anche a livello internazionale.
Turismo, occasione da non perdere
Il turismo in Algeria è in un momento particolare. Da una parte ha davanti a sè le grandi potenzialità offerte dal declino per motivi di sicurezza di due grandi competitori come Tunisia ed Egitto e dalla scomparsa del turismo in Libia, dall’altra parte, però si scontra con alcune difficoltà oggettive come la scarsa professionalità di molti operatori e, soprattutto in un certo disinteresse da parte delle autorità per il settore.
Algeria, mare e deserto
Il ministro del Turismo è stato chiaro in conferenza stampa: “Lo Stato ha abbandonato qualsiasi supporto al settore”, anche se sono previsti investimenti nel turismo. Certo, l`Algeria galleggia su gas e petrolio e può permettersi di curare meno il turismo, lasciando il settore nelle mani e nelle capacità dei privati. Scelta rischiosa, perché non sempre questi sono in grado di offrire degli standard ai quali sono abituati i nostri turisti. In ogni caso, il Paese è molto bello, soprattutto per i suoi paesaggi desertici e la grande varietà di ambienti. La gente è naturalmente cordiale e semplice, inoltre la lingua francese che qui è parlata comunemente, facilità molto i contatti personali. Non si avverte la sensazione di essere sgraditi e basta comportarsi educatamente per non avere alcun problema. Ora come ora non è una destinazione per tutti. Certamente chi ama il mare troverebbe qui belle spiagge ma il «dopo sole» è quasi totalmente inesistente e per i nostri turisti ciò costituisce un handycap. In compenso chi cerca una vacanza più avventurosa, nella natura, in luoghi particolari, non avrà difficoltà a riconoscere nell’Algeria una meta ideale.