A Jean-Jacques Rousseau, esponente dell’Illuminismo, le cui idee socio-politiche influenzarono indubbiamente la Rivoluzione Francese, favorendo le tendenze socialiste e la crescita del nazionalismo, sono dedicati i festeggiamenti per la ricorrenza della sua nascita e per tutto il 2012.
A Parigi, a Grenoble, a Lione ma soprattutto a Chambery, sono previste conferenze, dibattiti, eventi musicali, incontri, mostre e visite guidate.
La sua eredità di pensatore radicale e rivoluzionario è espressa chiaramente nella celebre frase, contenuta nel Contratto Sociale, che recita: “l’uomo è nato libero, ma ovunque è in catene”.
Vita avventurosa e piena quella del pensatore Rousseau. Nacque “libero” a Ginevra, ma ancora adolescente venne bandito dalla città per via di comportamenti ritenuti non consoni alle ristrette vedute calviniste del tempo.
Fantasioso, estremamente intelligente e creativo, lettore precoce e infaticabile, autodidatta, Jean-Jacques si formò sulle “Vite parallele” di Plutarco e sulla Bibbia. Dopo Ginevra vagabondò un po’ in Europa, Torino compresa, per arrivare alla fine a Chambery, luogo nel quale conobbe la baronessa svizzera Françoise-Louise de Warens, che lo amò teneramente e lo protesse; per lei si convertì al cattolicesimo.
La Francia celebra Jean-Jacques Rousseau. Foto di Giovanna Dal Magro © Mondointasca.org
Chambery, la serenità e gli affetti
Rousseau trascorse con Madame De Warens il periodo estivo per alcuni anni, nella piccola valle delle Charmettes, nei dintorni di Chambery; luoghi che lo scrittore definì di felicità e innocenza. Questa parentesi di serenità, prodiga di sensazioni di vera gioia e puro romanticismo, vennero descritte mirabilmente nelle “Confessioni” con queste parole: “Qui è cominciata la breve felicità della mia vita, qui sono arrivati i sereni ma rapidi momenti che mi hanno regalato il diritto di dire che ho vissuto”.
La villa Les Charmettes, oggi Museo, dopo la sua morte (avvenuta a Ermenonville, a nord-est di Parigi, il 2 luglio del 1778) divenne luogo di pellegrinaggio per i visitatori di tutto il mondo, comprese numerose celebrità.
George Sand e Alphonse de Lamartine raccontarono con grande emozione la profonda e nascosta attrattiva del luogo per i poeti, per i filosofi e per gli amanti. L’atmosfera che vi si respira oggi è incredibilmente romantica: profuma di legno antico, di ricordi e abbracci appassionati e di quella serenità che fece dire al pensatore Jean-Jacques che i pochi anni vissuti in quei luoghi equivalsero a un intero secolo di vita.
(30/05/2012)