Mosca
ha una forma circolare con il fiume Moscova che l’attraversa e la divide in due parti. Ufficialmente ci vivono 14 milioni di persone ma il numero esatto è difficile da stabilire, calcolando i “fantasmi” senza arte né parte che si sono trasferiti qui dalle province. Biondi caucasici con gli occhi azzurri si mescolano a gente con gli occhi a mandorla e i capelli neri, etnie di origine turca contrastano con i siberiani. Mosca è un mondo a parte, un crogiolo di razze anche se unificate dalla cittadinanza russa o di una delle repubbliche ex-sovietiche. Nonostante siano passati oltre 20 anni dalla fine dell’URSS, rimane ancora una pesante atmosfera di fondo di stampo socialista. Polizia dappertutto e controlli serrati dovuti anche al rischio terrorismo che qui ha già mietuto diverse vittime.
Ferrari e vecchie Lada si dividono la strada
La ritrovata libertà fa i conti con condizioni di vita più incerte e incredibili disparità. Mercedes, Audi, BMW, Lamborghini, Ferrari, Porsche… Tutti i modelli più prestigiosi dividono la strada con vecchissime Lada (le Fiat 124 e 125 prodotte a Togliattigrad) o Moskovich arrugginite, un vero miracolo che riescano a stare in piedi. Bellissime ragazze bionde alla guida di fuoriserie e anziane signore che vendono mazzolini di fiori nel sottopassaggio della metropolitana, giovani rampanti vestiti Armani e altri giovani vestiti più modestamente indaffarati e sempre seri. Parlavo con una ragazza che lavora in albergo e mi diceva chiaramente che i russi sono, o meglio sarebbero, un po’ come gli italiani, solari, solo che non c’è molto da ridere.
Per me, milanese, i prezzi sono abbastanza normali, per chi guadagna poche centinaia di euro al mese, sono proibitivi. Gli affitti in centro sono improponibili. Un’agenzia offriva un appartamento di circa 80 metri quadrati a 4.000 dollari al mese. Sono gli stranieri che in genere possono permettersi questi prezzi perché la casa è un benefit aziendale. Il fratello di una mia amica, colonnello dell’esercito, abita come la maggior parte dei moscoviti in un appartamento a un’ora tra bus e metropolitana dal Cremlino.
Avventure metropolitane
Attraversare la strada a Mosca è un’arte, per non dire un rischio. Ci sono viali larghissimi e rettilinei dove le macchine sfrecciano a velocità folle. I semafori sono praticamente eterni e quando, finalmente, scatta il verde bisogna affrettarsi dall’altra parte. Il traffico è comunque infernale, a certe ore la città è praticamente bloccata, specialmente sull’anello lungo e largo che circonda il centro. Anche la metropolitana segue questo andamento circolare e si interseca con le altre linee che, invece percorrono Mosca da sud a nord e da est a ovest. In certe ore del giorno si viaggia come le sardine in scatola ammassati e capita addirittura non solo di non potere salire (e fin qui, poco male, i treni si susseguono l’uno all’altro) ma addirittura di non riuscire a scendere alla propria fermata. Le stazioni sono parecchio distanti l’una dall’altra e una volta usciti spesso c’è da camminare parecchio per raggiungere la propria destinazione, anche perché i mezzi di superficie, tra i quali i famosi Troleibus, i vecchi filobus bianco-azzurri, non sono ben segnalati e alle fermate non ci sono cartine che possano orientare il turista.
Il Cremlino, quasi un’oasi di pace
A primo acchitto Mosca sembra disinteressarsi del turismo. Le distanze sono enormi, i trasporti pubblici per quanto ben organizzati costringono a spostamenti lunghi e disagevoli perché tutto è scritto in cirillico, i prezzi di ristoranti e alberghi sono piuttosto alti e le informazioni sono abbastanza scadenti. Eppure vale assolutamente la pena andarci perché è una città interessantissima. Varia, vivace, ricca di storia e genti, con alcuni monumenti imperdibili. Sembra banale dire il Cremlino ma entrarci e visitare le chiese e il museo ospitato all’interno dell’Armeria è una esperienza fantastica: un luogo magico, un’oasi di pace nel cuore di una città caotica con all’interno due inutili meraviglie. Il gigantesco cannone, 40 tonnellate di bronzo e la campana più grande del mondo, oltre 200 tonnellate e quasi sette metri di diametro. Il primo non sparò mai un colpo e la seconda non suonò mai perché andò in pezzi a causa di un incendio.
Nell’architettura la parola d’ordine è “maestosità”
Le case in centro sono molto belle, un vero e proprio compendio dell’architettura dal XVIII secolo ai giorni nostri. Convivono fianco a fianco edifici storici e caseggiati moderni. Filo conduttore è la maestosità. Il gusto di ostentare la propria ricchezza per le antiche famiglie nobili, la propria potenza durante gli anni del socialismo e l’accettazione della sfida della modernità ai giorni nostri. Gli edifici si sviluppano in altezza: 20, 25 piani. In periferia resistono ancora i Kombinat sovietici, enormi prefabbricati ormai cadenti a pezzi accanto ad altrettanti palazzoni più moderni ma anche in zone centrali o semi centrali spiccano grandi edifici di abitazione. Particolari sono i grattacieli dalla tipica forma a “M”, una specie di piramide con una lunga guglia centrale. Questi palazzoni furono costruiti dall’architetto Rudnev in occasione della celebrazione dell’ottavo centenario della fondazione della città. Avrebbero dovuto essere otto come i secoli e la forma a M, sta, ovviamente, per Mosca. Invece si fermarono solo a sette. Dovunque ti giri li vedi spiccare nel panorama, alcuni sono alberghi, come il famoso Ukraina, altri sono case di appartamenti dove abitano attori, politici, sportivi, insomma la gente che conta.
Mosca, capitale due volte
Per capire Mosca bisogna pensare alla sua funzione. Storicamente è sempre stata un centro di commerci. Antica capitale era stata poi soppiantata da San Pietroburgo per poi tornare capitale dopo il 1917 e la rivoluzione. È stata scelta e pensata per essere non solo la città principale dell’Unione Sovietica ma, addirittura il centro del nuovo ordine mondiale socialista. Per questo motivo Mosca non è una città normale, è un manifesto. Specialmente negli anni ’30, durante l’epoca staliniana è stata costruita e ricostruita, modificata, ingrandita, sistematizzata, razionalizzata, abbellita, trasformata in palcoscenico o “Mostro” da esibizione. Il risultato non è sempre esteticamente “bello” ma sicuramente estremamente interessante e la cultura ha sempre giocato un ruolo importantissimo in città, il risultato sono oltre 60 teatri, 100 musei, 75 istituti di istruzione superiore e più di 4.000 biblioteche, numeri che la posizionano ancora oggi come una delle maggiori città d’arte e principali centri culturali del mondo. (04/08/2011)
Informazioni utili
Visti
Ottenere il visto per la Russia è relativamente complicato per la burocrazia richiesta. Sul sito www.ambrussia.com si trova il sistema automatico di prenotazione per la presentazione e la consegna delle domande, oltre ai formulari da compilare. Il sistema più semplice è quello di rivolgersi a una delle agenzie che lavorano con i consolati di Roma, Milano, Palermo e Genova della Federazione Russa in Italia. Digitando su un motore di ricerca “Visto per la Russia” compaiono numerosissime soluzioni.
Guida turistica
Girare per Mosca non è molto facile, Alexander Pudov è un’ottima guida (parla inglese) che è in grado di portarti a vedere luoghi insoliti e fuori mano, rendendo la visita della città estremamente interessante e godibile. La sua mail è: alex.pudov@citypilot.ru.
Dove soggiornare
Agosto non è alta stagione a Mosca, pertanto si possono trovare buone occasioni anche in alberghi extralusso, normalmente inaccessibili, o quasi, ai comuni mortali. Per esempio, l’Hotel Baltschug Kempinski Moscow, 5 stelle lusso, di fronte alle mura del Cremlino e a San Basilio offre un pacchetto in camera doppia con la prima colazione e una visita guidata della città a circa 367 euro. Un altro albergo in pieno centro molto valido senza svenarsi è il Kadashevskaya, quattro stelle prezzo sui 250 euro. Fuori dal centro, sulla strada per l’aeroporto di Domodedovo e vicino alla metropolitana, l’Hotel Milan è di ottimo livello a un prezzo assai conveniente, circa 65 euro, che tiene conto della distanza dal centro che si raggiunge con circa 10 minuti a piedi e 20 minuti di metropolitana.
Info: www.kempinski.com/moscow; www.kadashevskaya.com; www.hotelmilan.ru
Come andare
Aeroflot, la compagnia di bandiera russa vola giornalmente da Milano, Venezia e Roma spesso in code sharing con Alitalia. In alternativa volano su Mosca anche Windjet da Bergamo, Verona, Rimini, Pisa, Palermo Catania e pure Rossiya vola da Milano e da Roma ma solo in determinati giorni della settimana. Info: www.aeroflot.ru; www.alitalia.com; https://w2.volawindjet.it; www.rossiya-airlines.com/en.