Sur le Pont D’Avignon …
Il Palazzo dei Papi ha reso famosa Avignone in tutto il mondo. Nei secoli imponente fortezza e sontuosa dimora, è oggi Patrimonio Mondiale dell’Umanità come stabilito dall’Unesco. Portata nella Storia dai nove papi che vi soggiornarono, nomi che hanno scritto pagine romanzesche di religione e potere come Benedetto XII e Clemente VI.
A contendere il posto di simbolo della città, c’è il non meno famoso Pont d’Avignon, ponte da leggenda, più volte danneggiato da guerre e dalle piene del Rodano e più volte ricostruito anche se lasciato interrotto. Un cavalcone anche da cantare: chi non ricorda “Sur-le-pont d’A-vi-gnon/l’on y danse /l’on y danse tout en ronde“, la canzone popolare francese passata attraverso i secoli.
Il villaggio delle “bories”
Ma il giro non si ferma qui, c’è Gordes da scoprire, giustamente annoverata tra i più bei borghi di Francia. Elegantemente arroccata su una falesia rocciosa sull’altopiano di Vaucluse, è in una posizione che valorizza le sue case, in pietra a secco color crema chiara, che si rincorrono intorno alla rocca con castello e chiesa. Appena fuori Gordes c’è il “villaggio delle bories”, vero museo etnografico all’aperto. Oggi sono rimaste una ventina di “borie”, piccole storiche abitazioni-ovili in pietra secca sorte intono al forno per il pane. In questa affascinante cornice delle colline del Luberon, ecco “Les Bories&Spa”, la terza chicca della collezione Prestige d’hotels. Allungato e seminascosto nella vegetazione, la maison dal ristorante stellato, con piscine outdoor e indoor, spa di 500 metri quadri che si avvale delle erbe del proprio giardino di erbe aromatiche, eliporto e naturalmente una “borie” con piccolo ristorante per emozioni storiche e gastronomiche.
Se non si è detto del golf è perché “ca va sans dire” e infatti nelle vicinanze di tutti questi hotel, i migliori green della Provenza, raggiungibili con le navette degli alberghi. Ma da non perdere a poca distanza da Gordes è l’abbazia Notre Dame de Sénanque, monastero cistercense dal 1148, isola di pietra in un mare di lavanda, è una esperienza indimenticabile … Insomma è la Provenza à la carte.
(15/06/2012)
Per saperne di più:
www.hotelprestige-provence.com
Tradizione e nuovi chef
I nomi dei luoghi: Saint Remis de Provence, Avignon e Gordes, già evocano un triangolo d’oro provenzale della grande tradizione dell’arte di vivere. Les tentations du terroir sono numerose, dai colori che hanno stregato gli impressionisti, gli artisti en plen air, ai profumi della natura (i campi di lavanda sono fiabeschi), alla eleganza della Maison, fino alle delizie della tavola, anch’esse tavolozze per artisti del palato come sono i grandi chef stellati di casa da Michel Gallon. Firmano i piatti che propongono e innovano la tradizione della cucina provenzale nella estetica delle forme, dei colori, dei sapori, talvolta esaltando talvolta provocando: Marc de Passorio al Le Vallon, Philippe Boucher a L’Auberge de Cassagne e Pascal Ginoux a Les Bories. Nomi assai noti ai gourmet de France e al crescente numero di appassionati di questi virtuosi dei sapori.