La statua di Imperia e i due giullari: la chiesa e l’impero
Praticamente di fronte al Kaufhaus, la statua di Imperia è diventata recentemente un altro simbolo della moderna Costanza. Nove metri di altezza per diciotto tonnellate di peso: una donna imperiosa, non c’è che dire. La scultura può piacere o meno, ma va annotato che il suo autore, l’artista contemporaneo Peter Lenk si è ispirato al personaggio del racconto “Le sollazzevoli istorie” di Honoré de Balzac. La donna-cortigiana regge nelle mani due giullari che rappresentano rispettivamente la chiesa e l’impero. Indubbiamente un simbolo su cui riflettere …
Costanza, che contava all’epoca seimila abitanti ospitò, sembra, quasi settantamila visitatori in occasione del Concilio che fu, forse, la prima occasione sul territorio europeo di confronto e dialogo, per risolvere pressanti problemi teologici, politici e sociali. Certo, non sempre il confronto aperto e il dialogo riuscirono ad appianare le diversità di opinioni, talvolta radicalmente opposte. Costanza, va ricordato, è anche il luogo che vide la condanna a morte di Jan Hus e Gerolamo di Praga.
Crogiolo di diverse etnie e lingue, si afferma presto quale luogo di diffusione di scienza e cultura. E oggi con la preparazione del programma dell’importante ricorrenza, la città intende ravvivare il dialogo culturale, quale ulteriore occasione per comprendere se è ancora possibile, in uno scenario segnato dalla crisi economica, parlare oggi di una comune identità europea.
Costanza dinamica e solare
Oggi Costanza (Konstanz am Bodensee) è un vivace centro turistico, culturale e commerciale che, volendo definire con due soli aggettivi, si potrebbe esemplificare con dinamica e solare.
Arrivando comodamente in treno da Zurigo, alla stazione centrale (edificata degli anni 1860-63) ci s’imbatte subito in una curiosa torre neogotica che vuole ricordare Palazzo Vecchio, a testimonianza dei rapporti tra Costanza e la città di Firenze (anche se ad un viaggiatore moderno la torre potrà invece rammentare anche una sorta di minareto).
Di fronte alla stazione, lo sguardo è attratto dall’imponente facciata dell’Hotel Halm, un sicuro punto di approdo per chi voglia fermarsi qualche giorno in città. Col suo ristorante Moresco, è uno degli hotel più affascinanti della città, che offre un servizio di qualità ad un prezzo “tedesco”.
Fare shopping ma non di sabato
A proposito di prezzi, un piccolo accorgimento: se s’intende fare acquisti, è bene evitare il sabato, quando sin dalla mattina si potrà assistere alla presa d’assalto dei supermercati e negozi del centro, da parte dei vicini svizzeri che trovano molto conveniente fare la spesa qui in Germania, a pochi chilometri da casa. Ed effettivamente i prezzi sono allettanti, per diversi articoli, dall’abbigliamento sportivo ai prodotti per la cura del corpo, dai generi alimentari ai complementi d’arredo, con qualche risparmio anche per gli italiani.