La Regione Lombardia ha identificato una serie di itinerari turistici che permettono di visitare i luoghi più caratteristici di un territorio estremamente ricco di arte e cultura. Gli itinerari sono tematici e sono collegati a una rete di ostelli disseminata strategicamente su tutta la regione non solo in città ma anche in mezzo al verde, in aree di interesse storico, culturale e paesaggistico. Per creare sinergia tra la rete degli ostelli e i percorsi turistici, nei quali sono inseriti gli ostelli, è stata avviata anche una collaborazione con il Touring Club Italiano. I gestori e i proprietari delle varie strutture potranno usufruire di itinerari turistici da mettere in rete e consultabili dai potenziali visitatori. Il Touring Club Italiano svilupperà sei itinerari turistici, quattro dei quali già individuati a livello tematico dalla Regione Lombardia: il Cammino di Sant’Agostino, la Via Francigena, i Parchi di Lombardia e le Strade dei Vini e dei Sapori.
Il Cammino di Sant’Agostino
È detto anche “Il cammino della rosa” perché unendo su una mappa con la matita le località toccate da questo itinerario spirituale nelle province di Milano, Monza/Brianza e Pavia, compare, appunto, il disegno di un fiore di rosa. L’ospitalità è garantita dai nove ostelli presenti sui territori. Si tratta di un pellegrinaggio che collega nelle sue tappe i venticinque santuari mariani presenti sul territorio della Brianza. L’itinerario è diviso in due segmenti. Il primo è la “corolla della rosa”, molto ricco dal punto di vista paesaggistico e frastagliato nel suo incedere. Parte e arriva a Monza e si snoda su un percorso di 353 chilometri per una durata di quindici giorni. Durante il cammino si passa anche da Cassago Brianza (MB), l’antica Rus Cassiciacum domicilio di Sant’Agostino, come documentato dal Santo medesimo nelle sue “Confessioni”. Da Monza si scende lungo il “gambo”. Si giunge prima a Milano e poi a Pavia, dove si trova la tomba del santo. È più breve: 62 chilometri per due-tre giornate di cammino. Da Pavia si può poi proseguire verso sud, grazie all’antica Via del Sale che la congiungeva a Genova e sulla quale transitò l’urna con le spoglie di Sant’Agostino nel suo tragitto dal porto ligure alla sua attuale sepoltura in San Pietro in Ciel d’Oro.
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La Via Francigena
Anche la Via Francigena è un itinerario di tipo storico-spirituale. Nel suo tratto lombardo attraversa le province di Pavia e Lodi per giungere poi in Emilia in provincia di Piacenza. L’ospitalità è garantita da 14 ostelli. Il percorso è parte di un fascio di vie che conduceva alle tre principali mete religiose cristiane dell’epoca medievale: Santiago de Compostela, Roma e Gerusalemme. A partire dal 1994 la Via Francigena è stata dichiarata “Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa” assumendo una dignità sovranazionale, alla pari del Camino de Santiago. Il tratto lombardo della Via Francigena è lungo 140 chilometri e attraversa i territori di 20 comuni. Giunge nella “Bassa” in provincia di Lodi partendo inizialmente dalla Lomellina, terra di acque, di risaie, di canali e marcite ma anche castelli, ville e cascine. È un itinerario che si può percorrere anche in bicicletta o a cavallo, esperienza ideale di turismo culturale lento. L’antico tracciato oggi è la Strada Statale 596, un tragitto certo meno suggestivo di un tempo, ma estremamente utile per rintracciare i luoghi e riferimenti storici del tragitto segnato dall’Arcivescovo Sigerico nel 990.
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