Anche per il 2012 Innsbruck si prepara per il tradizionale Festival di Musica Antica. Il tema di questa edizione, la trentaseiesima, è: “La bellezza dello sconosciuto”. Alessandro de Marchi, il direttore artistico della manifestazione ha voluto in questo modo esplorare mondi lontani spingendosi fino in Cina e Argentina alla ricerca degli echi che la musica rinascimentale e barocca hanno avuto in quei paesi grazie alla divulgazione a opera anche dei colti missionari che si spingevano ai confini del mondo conosciuto.
Il trionfo dell’opera barocca
Come ogni anno, è molto importante la produzione di opere dell’immenso repertorio barocco che sono poco conosciute al grande pubblico. La riscoperta (e in molti casi la scoperta) di autentici capolavori è una delle costanti del Festival. Nel programma di questa estate sono inserite ben quattro opere, tutte italiane: “La Stellidaura vendicante” del napoletano Francesco Provenzale contiene anche parti cantate in dialetto. “Il Paride” di Giovanni Andrea Bontempi, “La Dirindina’ di Domenico Scarlatti che, come da tradizione al festival, sarà presentata in forma semiscenica nella spelndida Sala Spagnola del Castello di Ambras, per terminare in bellezza col “Divino” Claudio Monteverdi e la sua “L’incoronazione di Poppea” prodotta nel quadro di Baroque Opera:Young con giovani interpreti di grande qualità artistica.