Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Gita oltre il gran fiume padano

Broni e Stradella (ma quanto è interessante il resto del lombardo Oltrepò pavese!) costituiscono meta prossima alla metropoli, alla scoperta di personaggi storici, botteghe, specialità eno-gastronomiche. Alcune del buon tempo andato

Sfiziosità da bottega

Bastoncini di liquirizia
Bastoncini di liquirizia

Sempre a Broni, compio una visita giudiziosamente meno alcolica ma altrettanto curiosa. In una anonima bottega (senza il mio scout Peppino mai vi sarei entrato), la “Premiata fabbrica ciambelle Brasadè” (un po’ di filologia non guasta mai: in Romagna, pressoché identica ciambella chiamasi Brazadèla) trovo biscotti e dolci artigianali nonché specialità, cioccolate e altre chicche palatali a Milano raramente rinvenibili (le varie esselunghe mica tengono poco redditizie ‘nicchie’ invendibili in ‘offerta speciale’ 2×3). Qualche nome? La calabrese liquerizia Amarelli, i cremini Baratti&Milano, le cioccolate in tazza di Stainer (con peperoncino, con cannabis, con pepite di cacao, con rum, con papavero e con nocciole), i panetùn Flamigni. E brava Broni. Né è da meno la adiacente Stradella, laddove dopo una bella “lepre con polenta” e in attesa che il Peppino mio Virgilio si “facesse fare la barba” (poi dicono che Nemo Propheta in Patria, c’è chi torna al suolo natìo solo per farsi radere) mi aggiro nell’abitato.

Dal “Trasformista” ai piaceri palatali

Agostino Depretis, il momumento a Stradella
Agostino Depretis, il momumento a Stradella

Solo 12.000 esseri, a Stradella, fisarmoniche e natali di quel Agostino Depretis che, partito da Mazzini eppoi ‘moderatosi’ un filino, ancorché ‘di sinistra’ fini per inventare il Trasformismo (niente però a che vedere col pensiero politico dell’on. Scilipoti, se ne ha uno). Fotografo il monumento al citato Trasformista (chissà se un dì dedicheranno analoghe rimembranze pure all’on. Scilipoti), la Rocca viscontea e una targa informante che (bontà loro) i malati son sempre visitati, dopodiché un droghiere, cuccatomi con l’obbiettivo sulla sua vetrina, mi chiede spiegazioni su tanta curiosità. E gliele do: ammirato, volevo tramandare ai posteri alcuni miniannunci cartacei che il commerciante aveva appiccicato a mò di rèclame delle sue specialità (Castelmagno Occelli, Formaggio di Capra del Boscasso, Riso Carena ecc. ecc.). Per i piaceri palatali degli stradellini. Morale: W la Provincia, cara gent, hanno debellato il gap con la metropoli (stesse butìc, stessa tivù e in più non hanno McDonald’s) e vivono in grazia di dio. Che più?

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(21/11/2012)

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