Lunedì 29 Aprile 2024 - Anno XXII

Mille e un deserto d’Algeria

Il Sahara algerino ha una stupefacente moltitudine di anime, colori persino forme di vita, tutte differenti l’una dall’altra. Questo brano è tratto da “Tutto il mondo in una guida”, la nuova pubblicazione del Touring che vuole racchiudere il mondo intero in 480 pagine

Viaggio in Algeria: consigli e sconsigli

Più
– i berberi, i loro colori, le loro tradizioni, cerimonie, musiche
– immergersi nelle calde acque solforose dell’Hammam el Salihine, antichissima località termale nei pressi di Biskra
– in fuoristrada tra le dune del Tradart
– una settimana bianca in Algeria. Dove? Sull’Atlante, anzi gli Atlanti, quello di Teli e il Piccolo
– il trekking nel deserto
– perdersi e ritrovarsi nella casbah di Algeri
– le coloratissime ceramiche di El Kantara, tra i souvenir più belli che si possano riportare da un viaggio

Meno
– le regioni confinanti con Mali, Niger, Libia e Mauritania sono particolarmente insicure
– la spazzatura nel Tradart, lascito di un turismo in crescita
– le strade, non proprio agevoli. Fa parte del fascino del viaggio… fino alla decima volta che dovrete fermare l’auto, armarvi di pala e riempire la gigantesca buca che interrompe la strada
– i contrabbandieri, che come ombre transitano in pick up per il deserto

– la limitata libertà politica
– gli atti di terrorismo
– i fenomeni meteorologici, più rapidi e improvvisi di quanto ci si aspetti. In particolare le tempeste di sabbia nel deserto

Dipende
– i dolci, consigliabili solo a chi proprio non teme il diabete
– i monili d’oro. Sul momento vi sembreranno bellissimi, ma fuori contesto, ovvero a casa, sarà difficile trovare l’occasione per indossarli
– i frequenti controlli della polizia e i posti di blocco
– i datteri. Ottimi, ma sono ovunque

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