Giovedì 21 Novembre 2024 - Anno XXII

Polizze viaggio, utili anche in caso di “overbooking” sui voli

I viaggiatori hanno diritto al rimborso in caso di sovraprenotazione, ma i tempi potrebbero essere troppo lunghi. La miglior difesa è una polizza viaggio

Polizze viaggio, utili anche in caso di "overbooking" sui voli

Cosa fare quando la tanto attesa vacanza è rovinata da un caso di overbooking? A volte capita che le compagnie non possano procedere all’imbarco di tutti i passeggeri su un volo, perché hanno venduto più biglietti dei posti realmente disponibili. La sovraprenotazione è una pratica scorretta e i passeggeri che ne sono vittima hanno diritto a un rimborso, tuttavia spesso l’unico modo per ottenerlo in tempi rapidi è stipulare un’assicurazione viaggio.

Le pratiche di rimborso, infatti, tendono ad andare per le lunghe: prima di avere indietro le somme possono passare dei mesi e, spesso, le compagnie aeree offrono dei buoni per acquistare nuovi biglietti, anziché disporre il bonifico sul conto corrente del passeggero. Per evitare di entrare nel tunnel della burocrazia, è conveniente stipulare prima della partenza una polizza viaggio che copra anche in questi casi. Accertato il disservizio, l’assicurazione eroga il risarcimento danni dovuto entro pochi giorni (il termine è solitamente indicato nel contratto).

Cosa dice la Carta dei diritti dei passeggeri

Polizze viaggio, utili anche in caso di "overbooking" sui voli

Chi non volesse sottoscrivere una polizza, ha comunque diritto al rimborso in base a quanto stabilito dalla Carta dei diritti dei passeggeri. L’Aduc ha pubblicato sul suo sito un memorandum per sbrigare nel modo corretto le pratiche per il risarcimento. “In caso di overbooking – si legge sul sito dell’Associazione – la compagnia aerea deve offrire al passeggero una delle seguenti scelte: rimborso del prezzo del biglietto per la parte di viaggio non usufruita o, in alternativa, un nuovo volo (in gergo tecnico “riprotezione”) con partenza il prima possibile o in data successiva più conveniente per il passeggero, a condizioni comparabili”.

LEGGI ANCHE  Italiani stacanovisti anche in vacanza

Saranno a carico del vettore anche pasti e bevande consumati durante l’attesa per il nuovo volo, più la sistemazione in hotel e gli eventuali spostamenti se i tempi dovessero protrarsi ulteriormente. Il rimborso sarà erogato in base a delle tabelle e varierà fra i 250 e i 600 euro. Corrispondere queste somme non esime tuttavia la compagnia aerea dall’offrire un’informazione chiara e trasparente sui diritti dei consumatori, che avranno comunque piena facoltà di chiedere anche i danni morali. (29/01/2013)

 

Condividi sui social: