Mercoledì 30 Ottobre 2024 - Anno XXII

L’arte tra normalità e follia

Borderline. Artisti tra nomalità e follia. Da Bosch all’Art brut, da Ligabue a Basquiat è la nuova mostra d’arte in apertura dal 17 febbraio al 16 giugno al Museo d’Arte della città di Ravenna. Oggi il termine Borderline individua una condizione critica della modernità, antropologica prima ancora che clinica e culturale. In questo senso la mostra intende esplorare gli incerti confini dell’esperienza artistica al di là di categorie stabilite nel corso del XX secolo, individuando così un’area della creatività dai confini mobili, dove trovano espressione artisti ufficiali ma anche quegli autori ritenuti “folli”, “alienati” o, detto in un linguaggio nato … Leggi tutto

L'arte tra normalità e follia

Borderline. Artisti tra nomalità e follia. Da Bosch all’Art brut, da Ligabue a Basquiat è la nuova mostra d’arte in apertura dal 17 febbraio al 16 giugno al Museo d’Arte della città di Ravenna. Oggi il termine Borderline individua una condizione critica della modernità, antropologica prima ancora che clinica e culturale. In questo senso la mostra intende esplorare gli incerti confini dell’esperienza artistica al di là di categorie stabilite nel corso del XX secolo, individuando così un’area della creatività dai confini mobili, dove trovano espressione artisti ufficiali ma anche quegli autori ritenuti “folli”, “alienati” o, detto in un linguaggio nato negli anni ’70, “outsiders”. La mostra è curata da Claudio Spadoni, direttore scientifico del museo e da Giorgio Bedoni, psichiatra, psicoterapeuta, docente presso l’Accademia di Brera, con il supporto della Fondazione Mazzotta di Milano. Dopo una ampia introduzione introspettiva, con opere di Bosch, Géricault e Goya, l’esposizione sarà organizzata per sezioni tematiche. Le creazioni di Art Brut saranno comunque una presenza costante nel percorso della mostra. Nel Disagio della realtà verranno presentate importanti opere di protagonisti riconosciuti quali Dubuffet, Basquiat, Tancredi, Chaissac, Wols, affiancate ai lavori di artisti dell’Art Brut, outsider della scena artistica, per stabilire confronti sull’ambiguo confine tra la creatività degli alienati e il disagio espresso dall’arte ufficiale dell’ultimo secolo. (31/01/2013)

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