Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

La montagna (e la sua salvaguardia) nel cuore

Questa settimana vi proponiamo un brano tratto da “Rifiuti verticali”, Alpine Studio Editore. Una testimonianza delle numerose lotte ambientali condotte in montagna. Una presa di coscienza degli autori che, a un certo punto della loro evoluzione come alpinisti e come uomini, sentono che è irrinunciabile la difesa di un ambiente fragile come quello della montagna

13 settembre 2000, Ghiacciaio di Valtournenche. Mario Pinoli e Luca De Franco in ricognizione
sul ghiacciaio invaso dai rifiuti
13 settembre 2000, Ghiacciaio di Valtournenche. Mario Pinoli e Luca De Franco in ricognizione
sul ghiacciaio invaso dai rifiuti

Il controllo sull’operato e sulle scelte dell’associazione era assicurato da 21 garanti, eletti tra i piu rappresentativi esponenti dell’alpinismo mondiale. I garanti restavano in carica due anni. Spettava ai garanti nominare il coordinatore internazionale, il segretario e la giunta esecutiva. Presidente onorario di Mountain Wilderness fu nominato sir Edmund Hillary, primo scalatore dell’Everest. Tra i 21 garanti c’erano gli italiani Reinhold Messner, Roberto Osio, Carlo Alberto Pinelli e io. Scopo dell’associazione era quello di elaborare strategie coraggiose, anticonformiste ed efficaci per difendere o recuperare gli ultimi spazi incontaminati della Terra. Tali strategie dovevano prevedere il ricorso sistematico ad azioni concrete, anche attraverso l’uso della provocazione utopistica, per stimolare la crescita dei livelli di consapevolezza ambientale di strati sempre più ampi di frequentatori della montagna. Personalmente presi molto a cuore questi obiettivi, tanto da essere nominato prima segretario di MW International, poi presidente di MW Italia. Furono quattro anni di fuoco, nel pieno dell’esplosione del vigore ambientalista. Molte furono le manifestazioni cui partecipai, che organizzai, o che contribuii a organizzare.

(08/02/2013)

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