La Reggia di Caserta ha in cantiere una fitta serie di manifestazioni per ogni stagione. Il calendario delle iniziative è stato presentato a Milano, in occasione della Bit, la Borsa internazionale del turismo. Nel dettaglio gli eventi sono i seguenti: “Disegni e modelli: l’idea progettuale della Reggia” dal 28 febbraio propone nelle retrostanze della Sala del Trono, recentemente riportate all’antico splendore, numerosi manufatti del patrimonio della Reggia. Dal 27 marzo al 2 giugno aprirà al pubblico “Memus – Terrae Motus“. La mostra vuole valorizzare la collezione Terrae Motus, composta da settantadue opere e legata alla Reggia casertana fin dal 1992 per volontà del collezionista e intellettuale Lucio Amelio. Alle opere di artisti contemporanei quali Joseph Beuys, Miguel Barcelò, Tony Gragg, Keith Haring, Jannis Kounellis, Robert Mapplethorpe, Mimmo Paladino, Anselm Kiefer, Giulio Paolini, Luigi Ontani, Robert Rauschenberg – si vogliono affiancare i preziosi manufatti realizzati da artisti contemporanei per la messa in scena di rappresentazioni nell’ambito della mostra “Memus” organizzata negli spazi del Palazzo Reale di Napoli dall’istituzione partenopea.
Un tributo ai Farnese
In estate andrà in scena “Il mestiere delle armi e della diplomazia: Alessandro ed Elisabetta Farnese nelle collezioni del Real Palazzo di Caserta“. Dal 6 giugno al 29 settembre, nell’ambito di un intenso programma di valorizzazione del proprio patrimonio, la Soprintendenza di Caserta intende celebrare i Farnese nella figura di Alessandro (Roma, 1545 – Arras, 1592) – condottiero e “vessillo” della Spagna cattolica del XVI secolo – ed Elisabetta (Parma, 1692 – Aranjuez, 1766), moglie di Filippo V di Spagna, madre di Carlo di Borbone, abile tessitrice di trame diplomatiche. La mostra ruoterà, quindi, intorno alle due figure principalmente attraverso l’esposizione di dipinti di Pier Ilario Mercanti, detto Spolverini (Parma, 1657 – Piacenza, 1734) aventi come soggetto sia le “Gesta” di Alessandro Farnese sia i “Fasti” raffiguranti i preparativi per le nozze di Elisabetta.
Uno sguardo ai siti reali borbonici
In autunno sarà la volta del “Carditello ritrovato” (dal 9 ottobre all’8 dicembre). Tra i siti reali borbonici di maggiore interesse in Campania, si può annoverare quello di Carditello a San Tammaro, non lontano dalla grande Reggia, una azienda agricola organizzata sia per gli allevamenti di pregiate razze equine per la produzione e vendita di prodotti caseari. Costruito con sobrio ed elegante stile neoclassico a partire dal 1787 su progetto dell’architetto Francesco Collecini, oggi Carditello versa in precarie condizioni conservative dopo le vicissitudini subite a partire dall’unità d’Italia, quando la tenuta reale borbonica, passò prima ai Savoia, poi nel 1920 all’opera Nazionale Combattenti e infine al Consorzio Generale di bonifica del bacino inferiore del Volturno. Il suo arredo, specialmente relativo alla palazzina centrale con i Reali Appartamenti (quadri, arazzi, mobili, etc…), è andato quindi disperso tra le varie residenze reali: Reggia di Caserta, Palazzo Reale di Napoli, Capodimonte. La mostra si propone di rimettere insieme e in vista – mettendo in campo un’importante ricerca archivistica – tale patrimonio, a partire da quanto può identificarsi nelle collezioni casertane.
(18/02/2013)
Info: www.reggiadicaserta.beniculturali.it