Martedì 26 Novembre 2024 - Anno XXII

Pietrificati dagli occhi di Medusa

Foto di Dario Tassa, per gentile concessione dell’editore Graziano Campisano, Roma © Archivio Fotografico dei Musei Capitolini Dal 24 febbraio al 28 aprile la Pinacoteca Civica di Ancona apre al pubblico i suoi nuovi spazi con una esposizione che porta nel capoluogo marchigiano lo splendido Busto di Medusa, una delle sculture più affascinanti di Gian Lorenzo Bernini artista simbolo del Barocco. Il percorso espositivo si sviluppa attorno alla celebre opera, ripercorrendo la storia della passione tra Gian Lorenzo Bernini e la nobildonna Costanza Piccolomini Bonarelli, moglie dello scultore Matteo Bonarelli, collaboratore di Bernini in San Pietro e dalla quale discenderà … Leggi tutto

Foto di Dario Tassa, per gentile concessione dell'editore Graziano Campisano, Roma © Archivio Fotografico dei Musei Capitolini
Foto di Dario Tassa, per gentile concessione dell’editore Graziano Campisano, Roma © Archivio Fotografico dei Musei Capitolini

Dal 24 febbraio al 28 aprile la Pinacoteca Civica di Ancona apre al pubblico i suoi nuovi spazi con una esposizione che porta nel capoluogo marchigiano lo splendido Busto di Medusa, una delle sculture più affascinanti di Gian Lorenzo Bernini artista simbolo del Barocco. Il percorso espositivo si sviluppa attorno alla celebre opera, ripercorrendo la storia della passione tra Gian Lorenzo Bernini e la nobildonna Costanza Piccolomini Bonarelli, moglie dello scultore Matteo Bonarelli, collaboratore di Bernini in San Pietro e dalla quale discenderà una progenie anconetana. La passione che legava i due amanti rischiò di trasformarsi in tragedia quando Bernini scoprì che Costanza concedeva le sue attenzioni anche al fratello Luigi e solo l’intervento papale poté evitare il peggio. Di questa vicenda rimane traccia in una coppia di opere realizzate dall’artista con le sembianze dell’amata: il Busto di Costanza Bonarelli, custodito al Museo del Bargello di Firenze, e il Busto di Medusa, che raffigura Costanza/Medusa colta nell’attimo dell’inattesa metamorfosi, in una straordinaria resa emotiva del tragico avvenimento.

(21/02/2013)

 

Info: www.anconacultura.it

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