“Il turismo, e quello culturale in particolare, potrebbero rivestire un ruolo chiave per la ripresa economica per l7occupazione. Ma finora si è fatto troppo poco. Eppure anche nel 2012, anno di crisi nel settore, nelle città d’arte italiane si è concentrato il 26,8% della spesa dei turisti che hanno alloggiato in strutture ricettive”. La dichiarazione arriva dal presidente della Confeserenti, Marco Venturi, alla conclusione della conferenza nazionale della XVII Borsa del Turismo delle 100 città d’arte, che si svolgerà a Bologna dal 31 maggio al 2 giugno. La Borsa si propone come luogo di incontro e scambio tra domanda e offerta di un turismo – quello delle città d’arte – che in Italia ha molto da dare: sono infatti molte le terre del nostro Paese che hanno realtà ancora semisconosciute o comunque da diffondere.
Durante la conferenza è intervenuto anche il Presidente dell’Enit Pierluigi Celli. “Il progetto 100 città d’arte – ha detto Celli – si inserisce perfettamente negli obiettivi di Enit e del piano nazionale per il settore. Il nostro scopo, come Agenzia Nazionale del Turismo, è di riportare all’attenzione del mondo un Paese come il nostro, che ha molte ragioni per attrarre turismo ma che non riesce a promuovere la sua immagina in maniera unitaria a causa di un’eccessiva frammentazione. L’Italia non ha mai investito sul serio sul turismo, come dimostra il fatto che, in una crisi così profonda, non ci si accorge che con una serie di investimenti anche modesti nel settore si potrebbero creare molte opportunità. Se calcoliamo che l’80% dei turisti arriva solo in quattro città (Milano Roma, Firenze, Venezia) ci rendiamo conto di quanto lavoro c’è da vfare. Questa iniziativa ci ricorda come è possibile organizzare percorsi che, facendo perno sulle quattro città, allarghino l’offerta a disposizione dei turisti”.
(13/03/2013)
Info: www.100cities.it