Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Pasqua magra per i ristoratori?

  Brutta aria per le festività pasquali e non solo per il maltempo. Le previsioni dei ristoratori per il lungo fine settimana della Resurrezione sono negative, peggiori di quelle dello scorso anno. È quanto emerge da un sondaggio realizzato dall’Ufficio Studi Fipe, la federazione italiana pubblici esercizi aderente a Confcommercio-Impese per l’Italia, su un campione di 57.550 ristoranti attivi nel Paese, esclusi quelli di alberghi, catene, pizzerie ed etnici. “Siamo ancora in piena tempesta – commenta Lino Stoppani, presidente federale – e non riusciamo a vedere la luce. Attendiamo con ansia il Piano nazionale del Turismo e soprattutto un Governo … Leggi tutto

Pasqua magra per i ristoratori?

 

Brutta aria per le festività pasquali e non solo per il maltempo. Le previsioni dei ristoratori per il lungo fine settimana della Resurrezione sono negative, peggiori di quelle dello scorso anno. È quanto emerge da un sondaggio realizzato dall’Ufficio Studi Fipe, la federazione italiana pubblici esercizi aderente a Confcommercio-Impese per l’Italia, su un campione di 57.550 ristoranti attivi nel Paese, esclusi quelli di alberghi, catene, pizzerie ed etnici. “Siamo ancora in piena tempesta – commenta Lino Stoppani, presidente federale – e non riusciamo a vedere la luce. Attendiamo con ansia il Piano nazionale del Turismo e soprattutto un Governo che sappia impostare una buona politica turistica per il nostro paese”.

Nonostante pochissimi ristoratori (6,2%) si aspettano un andamento migliore rispetto a quello del 2012, a rimanere aperti saranno moltissimi. Solo pochi stagionali non hanno ritenuto conveniente, fra crisi e piogge in arrivo, anticipare la stagione. Ma la speranza degli imprenditori che approfittano della Pasqua per riaprire i battenti potrebbe rivelarsi vana in termini di clientela, come d’altra parte hanno apertamente dichiarato, con la prospettiva assai realistica di avere tante attività al lavoro ma con i tavoli semivuoti.

Infatti, per la maggioranza del campione (55,4%) la Pasqua sarà peggiore di quella del 2012 sia in termini di coperti, sia di fatturato, ed è già tanto che il 38,5% si aspetti di ottenere lo stesso risultato. Per dare una dimensione più tangibile dei dati negativi basta fare un raffronto con il periodo pre-crisi: rispetto al 2009 la propensione degli italiani a trascorrere Pasqua e Pasquetta al ristorante si è ridotta del 5,7%, pari a un calo di 390.000 persone. In altre parole, quest’anno saranno solo 4 milioni (-2,8% sul 2012) i clienti che consumeranno il pranzo di Pasqua al ristorante, per una spesa complessiva di 162 milioni di euro (-4,3%) realizzata fondamentalmente con la formula del menu “tutto compreso” ad un prezzo medio di 40 euro (in linea con quello dello scorso anno). Il dossier completo dell’Ufficio Studi Fipe su www.fipe.it.

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(27/03/2013)

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