La chiesa di San Pier Maggiore a Pistoia risale all’epoca longobarda, è dedicata a SS. Pietro e Paolo e ha avuto nel passato una tale importanza da attribuire il suo nome alla Porta Meridionale (Porta Sancti Petri) e da ospitare un rituale decisamente insolito. Nel 1091 venne affiancato un monastero di monache benedettine che vi soggiornarono fino alla fine del Settecento. Oggi, non aperta al pubblico, la chiesa è stata sconsacrata forse per abbandono del culto, o forse perché si è voluto “dimenticare” l’inusuale rituale cristiano che si svolgeva dentro queste mura. Mirko Urso e Gianluca Cinquilli, dello staff di Luoghimisteriosi.it sono entrati in esclusiva per documentare insieme al supporto di Isabella Dalla Vecchia, ciò che resta di un evento che aveva dell’incredibile: un matrimonio cristiano tra il Vescovo e la Badessa. Secondo un documento del 1561, in questa chiesa avveniva periodicamente il matrimonio mistico tra il nuovo vescovo della diocesi di Pistoia e la badessa del convento di San Pietro. Questo evento rimasto “in attivo” fino al XVI secolo, avrebbe dovuto rappresentare la simbolica unione tra il vescovo appena eletto e una donna che rappresentava la figura della Chiesa pistoiese, seguendo un rituale molto preciso, richiamando gli antichi culti pagani nei quali l’unione tra uomo e donna aveva il valore aggiunto dell’unione tra l’uomo e Dio. Per approfondimenti: www.luoghimisteriosi.it/toscana
(09/04/2013)