Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Allegro Occidentale

Allegro Occidentale di Francesco Piccolo, Einaudi, pagine 226, Euro 12,00.” width=”175″ height=”270″>Allegro Occidentale di Francesco Piccolo, Einaudi, pagine 226, Euro 12,00. Francesco Piccolo in “Allegro occidentale” ci propone un’esilarante Odissea dei nostri tempi, tra humour e sgomento, alla ricerca di un altrove che è sempre troppo vicino. Mister Piccolo è uno scrittore al quale viene fatta una proposta: girare il mondo insieme ad altri sei colleghi. Così comincia per lui un’avventura all’insegna della diversità: quella di popolazioni lontane, ma soprattutto della sua. Sí, perché Mister Piccolo, con il bagaglio di Occidente che si porta dietro, capisce ben presto che il … Leggi tutto

<span style=
Allegro Occidentale
di Francesco Piccolo, Einaudi, pagine 226, Euro 12,00.
” width=”175″ height=”270″>

Allegro Occidentale

di Francesco Piccolo, Einaudi, pagine 226, Euro 12,00.

Francesco Piccolo in “Allegro occidentale” ci propone un’esilarante Odissea dei nostri tempi, tra humour e sgomento, alla ricerca di un altrove che è sempre troppo vicino.

Mister Piccolo è uno scrittore al quale viene fatta una proposta: girare il mondo insieme ad altri sei colleghi. Così comincia per lui un’avventura all’insegna della diversità: quella di popolazioni lontane, ma soprattutto della sua. Sí, perché Mister Piccolo, con il bagaglio di Occidente che si porta dietro, capisce ben presto che il vero diverso è lui, segnato dal marchio del privilegio che azzera le distanze geografiche e amplifica le differenze sociali.

“Fino al momento in cui li ho visti, ora, i miei probabili compagni futuri di viaggio, non sapevo della loro esistenza, nemmeno la presupponevo. Ora li guardo e quelli di loro che il destino sceglierà, costituiranno il mio gruppo. Ciò vorrà dire che essendo molto lontano da casa, solo, il mio gruppo si trasformerà immediatamente nella mia improvvisata famiglia, con naturalezza: con loro mangerò, dormirò. Camminerò sotto il sole, guarderò il mondo che non ho mai visto.” […] “…ecco, ogni volta che vado in un luogo che si può definire , finisco per essere immediatamente catturati da quel gorgo da cui tento di sfuggire da anni, che consiste nell’essere senza alcuna mediazione o possibilità di scampo un essere umano così definibile: un uomo meridionale nel Meridione”.

Eppure, a poco a poco, si lascia permeare dall’imprevedibilità del viaggio, perdendosi nella mesta allegria di sapersi altro da ciò che è. E scopre che i cinesi vedono gli occidentali tutti allo stesso modo (tanto che lui viene scambiato per Nicolas Cage), che a Hong Kong non si è nessuno se non si possiede un biglietto da visita, e che l’avventura più inquietante, in realtà, l’ha vissuta a Roma, una notte che non aveva i soldi per rientrare a casa in taxi…

LEGGI ANCHE  Migrazioni italiane. Storia e storie dall’ancient regime a oggi
Condividi sui social: