Venerdì 29 Marzo 2024 - Anno XXII

Assicurazione viaggio, Ryanair ancora sotto i riflettori

Secondo un’indagine di Movimento Consumatori, il sistema di acquisto online dei biglietti della compagnia aerea low cost associa in automatico l’assicurazione viaggio a ogni biglietto selezionato

Assicurazione viaggio, Ryanair ancora sotto i riflettori

Il numero di transazioni effettuate online da migliaia di utenti cresce di giorno in giorno, ma molto spesso la rete nasconde delle insidie dalle quali è difficile tutelarsi. L’ultimo caso in ordine di tempo è quello di Ryanair, il cui sistema di prenotazione ed acquisto online dei biglietti aerei prevede in automatico che venga sottoscritta dagli acquirenti un’assicurazione.

Stando alla denuncia del Movimento Consumatori, la procedura per le prenotazioni presenta questo servizio come fosse obbligatorio, mentre in realtà è totalmente accessorio e facoltativo. Rinunciare all’assicurazione viaggio, poi, sarebbe particolarmente difficile, perché l’opzione in questione è collocata in modo ingannevole all’interno del portale (spesso è posta nell’elenco dei paesi di residenza o in altre aree difficilmente visibili).

Provvedimenti urgenti

Assicurazione viaggio, Ryanair ancora sotto i riflettori

Per questo motivo il Movimento Consumatori ha presentato un’istanza presso il Tribunale di Milano, richiedendo l’esecuzione di un provvedimento urgente. A guidare l’azione del Movimento il segretario generale Alessandro Mostaccio: “L’associazione punta a garantire, anche in vista delle prenotazioni di viaggi per le vacanze estive, trasparenza e rispetto delle normative non solo italiane, ma anche comunitarie. Indurre coattivamente il consumatore a spendere per l’acquisto di una polizza assicurativa che è solo facoltativa è sintomatico di un certo modo di fare ‘competition’, non sempre corretto e in quanto tale va contrastato”.

La stessa Antitrust sta monitorando con attenzione la situazione, considerato in particolare che il vettore irlandese non sarebbe nuovo all’adozione di certe tipologie di procedure. Non più tardi di qualche mese fa la stessa Autorità di vigilanza l’ha infatti condannato a pagare una multa da 400 mila euro per aver applicato una sovrattassa sull’utilizzo delle carte di credito nelle prenotazioni.

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