Ridurre le commissioni bancarie
Continuando a scorrere i risultati del sondaggio, la carta di credito risulta col 42,56% il mezzo di pagamento maggiormente utilizzato ‘obtorto collo’ dai clienti delle strutture ricettive, seguito dai contanti, dal Bancomat col 17,63%, dal bonifico bancario con l’11,01%, dall’assegno col 6,11% e dal bollettino postale con lo 0,49%. Quanto alle modalità di prenotazione vince, seppur di poco, il telefono col 25,63% incalzato dalle e mail col 24,68%, dai portali on line col 24,67% e dalle prenotazioni veicolate sul sito proprietario dell’hotel col 18,27%. In conseguenza della modalità di prenotazione, chi prenota dando una carta di credito a garanzia, procedura ormai consolidata, nel 64,96% paga a fine soggiorno con la carta di credito, nel 16,60% col Bancomat, nel 3,07% con l’assegno, ma nel 15,37% ancora in contanti. “La richiesta degli albergatori italiani -conclude Bocca- è che i turisti provenienti da altri paesi europei e gli stessi italiani possano beneficiare delle medesime facoltà di spesa in contanti previste per i cittadini extraeuropei (15.000 Euro) e che si proceda nel contempo ad una riduzione delle commissioni che le carte di credito richiedono agli esercenti”. Nel dettaglio dei mezzi di pagamento nella fascia degli alberghi ad 1 e 2 stelle il contante pesa per il 30%, nei 3 stelle per il 21% e per i 4 e 5 stelle per il 15%. Stessa tendenza si registra per le transazioni concluse pur se prenotate con carta di credito a garanzia, con i pagamenti in contanti pari al 20% per gli alberghi ad 1 e 2 stelle, al 15% per i 3 stelle ed al 12% per i 4 e 5 stelle.
(02/07/2013)
Da un’indagine svolta dal Centro Studi Federalberghi sui mezzi di pagamento dei servizi turistico-alberghieri utilizzati dalla clientela nazionale e straniera, risulta come mediamente addirittura il 22,19% preferisca pagare in contanti, nonostante il limite sia stato ridotto a 999 Euro per transazione per i cittadini residenti ed i comunitari, stabilendo invece in 15 mila Euro il limite per i cittadini extracomunitari. L’indagine è stata svolta dal 17 al 19 giugno, intervistando con metodologia casuale internet 1.625 imprese alberghiere, distribuite a campione sul territorio nazionale. “Questo risultato conferma come le abitudini non si cambino con delle leggi che a volte appaiono in contrasto con il buon senso, -sostiene il Presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca– leggi che riteniamo invece debbano essere modificate estendendo il limite di pagamento in contanti per aiutare il settore in affanno”.