Giovedì 25 Aprile 2024 - Anno XXII

Al volante tra montagne e gastronomia

Sessanta vetture da collezione hanno sfilato per la trentesima edizione della Aosta-Gran San Bernardo, accompagnati da una ricca buvette con prodotti tipici valdostani

Aosta, piazza Emilio Chanoux
Aosta, piazza Emilio Chanoux

 

Aosta e le immediate vicinanze sono state teatro della gara di regolarità per auto storiche Aosta-Gran San Bernardo giunta quest’anno alla trentesima edizione. La prima edizione della corsa, che ai tempi era una gara di velocità, si disputò nel 1920 con la partecipazione dei migliori piloti di allora. La gara ebbe due lunghe interruzioni, dal 1925 al 1929 e dal 1932 al 1946, per poi riprendere nel 1947 quale prima manifestazione automobilistica organizzata dall’Automobile Club di Aosta. Nel 1957 tutte le gare su strada furono abbandonate e l’avventura è stata ripresa nel 2002 grazie al Cameva, Club Auto e Moto d’Epoca Valle d’Aosta. Oggi come allora la piazza Emilio Chanoux si è trasformata in un parco chiuso per le verifiche e la punzonatura delle oltre 60 vetture dei concorrenti. A fare da cornice, oltre alle stupende vetture, alcuni esemplari di moto d’epoca particolari, un Piaggio Ape e … una ricca buvette con prodotti tipici valdostani, salumi e formaggi, fra i quali la famosa fontina (un prodotto ancora artigianale), il lardo di Arnad ottenuto dal dorso e dalla spalla del maiale, fatto stagionare in appositi contenitori chiamati doils e il Boudeun, un salame particolare a base di sangue di maiale, patate, lardo, sale e spezie.

Modelli rari tra dighe e malghe

Al volante tra montagne e gastronomia

A seguire la partenza della gara di regolarità, valida per il Super Trofeo A.S.I. Gino Munaron 2013: tra le auto colpivano particolaramente una rara Citroen 7 C roadster, una Lancia Appia GTE Zagato, una “barchetta” Gilco Mantovani Mille Miglia e, difficile a vedersi in questo tipo di manifestazioni, una Morris Minor giardinetta con inserti in legno sulle fiancate. Dopo le prime prove la sosta ristoro a Valpelline, nei pressi della Centrale Idroelettrica della CVA, con dolci tipici quali le tegole di Aosta, piccoli biscotti tondi e friabili da accompagnare a tè e gelati, maschere di segala, mecoulin, un delizioso pane all’uvetta e con la partecipazione delle colorate maschere di Allein e Doues. I partecipanti hanno avuto modo di visitare la sala turbine dove arriva l’acqua proveniente dalla diga di Place Moulin, una delle più imponenti d’Europa, costruita tra il 1955 ed il 1965 e che raggiunge l’altezza di 155 metri e la lunghezza di 678 metri, producendo energia in modo pulito e in sintonia con l’ambiente circostante. Valpelline ha anche un Centro Visitatori che ha l’obiettivo di fornire immagini della realtà produttiva della fontina, anche da un punto di vista storico.

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Per la prima volta la neve ferma la gara

Al volante tra montagne e gastronomia

Ripreso in mano il volante delle proprie “nonnette” dopo un ulteriore serie di prove lungo i lussurreggianti boschi circostanti, si rientrava ad Aosta per la cena ed il pernottamento presso il rinomato Hotel l’Hostellerie du Cheval Blanc. Al mattino, sotto una fitta pioggia, ripartenza dalla piazza Chanoux ma con una non prevista variazione di programma: per la prima volta nella sua storia la gara non ha potuto raggiungere il colle del Gran San Bernardo in quanto la neve caduta fino a poco tempo prima ha ritardato l’apertura del valico al confine con la Svizzera, neve che ha raggiunto i 10 metri di altezza! Le ultime prove cronometrate si sono svolte a Saint-Rhemy-en-Bosses, un piccolo paesino di case in pietra dalle viuzze strette in cui il passaggio delle auto d’epoca è stato spettacolare. Alla fine premiazione dei vincitori ed un arrivederci al prossimo anno per la scalata al colle… neve permettendo.

(08/07/2013)

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