Giovedì 21 Novembre 2024 - Anno XXII

A Verona il gioco si fa serio

Trecentomila visitatori previsti nei tre giorni della manifestazione, 500 volontari per lo staff organizzativo, 275 giocatori italiani e stranieri, 84 musicisti e danzatori italiani e stranieri, 57 relatori. Numeri di un successo internazionale quelli di Tocatì, il Festival Internazionale dei Giochi in Strada. Per giunta gratuito

Tiro alla fune in piazza. Foto: Tina Weinreben
Tiro alla fune in piazza. Foto: Tina Weinreben

 

Da domani a domenica 23 settembre Verona ospita l’undicesima edizione di Tocatì, Festival Internazionale dei Giochi in Strada, organizzato dall’Associazione Giochi Antichi in collaborazione con il Comune di Verona – Area Cultura. Nelle strade e nelle piazze del centro storico, liberato dalle automobili per tre giorni, sono presentati una quarantina di giochi tradizionali provenienti da varie regioni italiane e dall’Ungheria, Paese ospite del 2013.

I giochi sono praticati ogni giorno per sei ore come spettacolo per il pubblico ma sarà anche possibile partecipare aiutati dai dimostratori. In vari luoghi della città si tengono conferenze e incontri con personaggi del mondo della cultura come Mauro Covacich o Bianca Pitzorno ma anche giocatori italiani, ungheresi e di altri Paesi del mondo, docenti universitari esperti di storia delle tradizioni e di sport tradizionali e autori di libri sui temi del gioco. Sono in esposizione e in vendita libri a tema ludico e sono presenti associazioni di gioco e musei etnografici italiani che esporranno reperti delle collezioni dedicate al gioco.

Un’area è dedicata alle istituzioni che si occupano di gioco professionalmente (ludoteche, ludobus, animatori, esperti di didattica museale) e in questa zona i bambini troveranno un’accoglienza particolare, con laboratori di gioco su misura. Sul Lungadige San Giorgio, nell’area cucine del Festival si potranno gustare vini e specialità veronesi e della gastronomia ungherese. Inoltre, un servizio speciale di imbarcazioni istituito per il Festival consente di visitare Verona navigando sull’Adige.

Giochi mai dimenticati

Sfida a scacchi
Sfida a scacchi

Tra i circa 40 giochi della tradizione italiana saranno presentati: il Bastone siciliano, singolare forma di scherma che risale al XIII secolo, la Badrunfa, ovvero la trottola della Sardegna, il Pagalosto, conviviale gioco di bocce tipico del Friuli Venezia Giulia, la Sbürla la röda, atletica corsa con balle di fieno (Lombardia), il Pallone col bracciale, tradizione sferistica antichissima (Toscana), e il gioco pugliese delle Stacchje. Poi ancora: giochi di tavoliere, come il Carrom, gli Scacchi, la Dama, e vari giochi urbani come il Parkour, il Frisbee e, per la prima volta, il Kendama, un gioco giapponese formato da un pezzo di legno di forma conica connesso a una sfera di legno per mezzo di una cordicella. Dall’Ungheria arrivano l’Övbirkózás (lotta ungherese), il Gombfoci (una specie di calcio da tavola che inizialmente veniva giocato con i bottoni), il tiro con l’arco, la Lotta con i bastoni, la lunghissima Frusta ungherese e il Csürközés (un’insolita sfida in cui i bastoni vengono prima lanciati e poi usati per intralciare l’avversario).

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Ungheria, Paese ospite

La lotta con i bastoni
La lotta con i bastoni

Durante il Festival, piazza dei Signori si trasforma in Piazza Ungheria, dove il pubblico potrà scoprire attrazioni e bellezze paesaggistiche e artistiche delle terre magiare mentre sul palcoscenico si avvicenderanno artisti per interpretare musiche, canti e danze ungheresi e della tradizione tzigana. Nella ex chiesa di San Giorgetto (San Pietro Martire), verrà allestita una mostra dedicata a Ferenc Molnár e al suo romanzo “I ragazzi della Via Pál”, un grande classico cui sarà dedicata anche una rappresentazione teatrale. Nei giorni del festival si svolgerà una maratona letteraria, e il pubblico potrà iscriversi per leggerlo a turno. Di Ungheria si parlerà anche con Giorgio Pressburger, regista e drammaturgo, professore ed ex-direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Budapest, la sua città di nascita. Info: www.tocati.it

(19/09/2013)

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