Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

India, sulle strade del Rajasthan

È lo Stato indiano più occidentale, confinante con il musulmano Pakistan. L’impronta britannica rimane nei numerosi hotel ‘riadattati’ alle esigenze del turismo moderno. Quelli locali (gli Haveli) sono una piacevole scoperta. Poi, in questa zona, cammelli a non finire

Alsisar Mahal, a Delhi. Un soggiorno da Principi

Il Neemrana Fort
Il Neemrana Fort

Come accennato ho rivisto le due Delhi e per le solite descrizioni di statue e monumenti ho rimandato alle moderne web guides (ma che pena se confrontate con le mitiche Guide redatte e stampate quasi due secoli fa da herr Baedeker). Preferendo le note di colore, ho invece descritto il godimento dei suoi abitanti infilatisi sotto la prima doccia monsonica e i loro gusti matrimoniali, consigliando infine un salto all’Imperial Hotel per chi ama storia (Raj British) e architettura (Art Deco). E nel precedente resoconto ho narrato il 1° dei 6 giorni del tour in pullmino (alla fine saranno 1200 chilometri; strade mica male, autista attento a vacche sacre e, da queste parti, pure cammelli, fortunatamente meno svagati e imprevedibili). Appena entrati nel Rajasthan ho ammirato tra le rupi il Neemrana Fort (in parte trasformato in Heritage Resort) e concluso la giornata turistica all’Alsisar Mahal, in una camera tanto elegante da aver meritato in passato gente più importante dello scrivente.

Curiosità a una o due gobbe

Il tempio dei topi a Bikaner
Il tempio dei topi a Bikaner

E sempre alla prese coi cammelli trascorre il mattino del 3° giorno (da Bikaner a Jaipur, più di 300 km), ma con fini più culturali. In una Camel Breeding Farm (unica in Asia, dice Irfan) ho conferma che nel Rajasthan la Nave del Deserto (non si diceva così alle elementari?) è di casa e apprendo inoltre che: se ha 2 gobbe è un dromedario (ma lo sapevo già); può stare 10 giorni senza bere (dopodiché può gargarizzarsi persino 100 litri); trasportare fino a 2 tonnellate; il latte della cammella contiene più insulina (esisterebbe una cura per diabetici) di quello della vacca (ma non ne riscontro la diversità nel gelato alla panna compreso nel costo della visita); il cammello rajasthano è il più incazzoso di tutti gli omologhi camelidi. Ma Bikaner (poco lontana dal Pakistan) non offre solo gelati al latte di cammello o hotel fanè (anzi, la città, un milione di abitanti, conta su una elegante offerta alberghiera). Il suo Junagarth Fort, oltre a vantare una curiosa verginità (non fu mai conquistato) propone, trattandosi di una spaziosa cittadella, interessanti costruzioni militari e soprattutto magnifici palazzi e abitazioni civili. Da vedere. La narrazione del 4° giorno del tour nel Rajasthan e nell’Uttar Pradesh aprirà la prossima puntata e fin d’ora avverto il lettore sensibile che le prime righe saranno dedicate alla visita di un tempio in cui quei ‘balossi’ degli Hindu venerano i topi (quindi ratti à gogo scorrazzanti sui pavimenti, e vabbè, da percorrere, però, a piedi nudi).

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(26/09/2013)

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