Giovedì 25 Aprile 2024 - Anno XXII

India rurale. Una vera scoperta

Percorrendo le vaste aree meno note e quindi meno turistiche dell ‘India, si incontrano popolazioni tra loro molto diverse, cresciute nel culto del proprio lavoro e nell’amore per la propria terra. Questi micro universi esprimono una cultura frutto di antiche tradizioni, di secolari manualità, di partecipe vita sociale. È l’India antica e attiva che affascina il visitatore

Foto: Narinder Nanu/AFP/Getty Images
Foto: Narinder Nanu/AFP/Getty Images

L’India è un grande paese “rurale”. Ciò significa che con lo sviluppo del turismo ogni visitatore aggiunge, anno dopo anno, alle meraviglie geografiche della natura e a quelle architettoniche dell’uomo, nuovi obiettivi per una conoscenza sempre più approfondita di questa terra che, non dimentichiamolo, è si formata da immensi agglomerati urbani, ma è altresì disseminata, in ciascun Stato fra quelli che compongono l’Unione, di una miriade di villaggi e piccoli insediamenti umani. Ovunque: nelle valli montane, nei grandiosi altipiani del centro, nelle infinite coste che bordano la penisola, lungo le imponenti vie d’acqua che la vivificano, nelle foreste che ospitano una vita animale altrove sconosciuta; persino nelle zone desertiche dell’ovest e, soprattutto, nelle campagne, vera essenza del mondo “rurale”. Oggi si parla molto di turismo agro-alimentare, specie in occidente. Perché l’uomo ha riscoperto il valore della campagna e del vivere semplice e sano. L’India è ancora lontana dalle forme di agriturismo come noi le concepiamo. Per il resto, la campagna, il mondo agreste del paese, è presente con una ricchezza di valori sociali e di attività umane che noi abbiamo da tempo dimenticato. Per riassaporare i tesori della terra, le armonie e le tradizioni di chi ci vive, l’India rurale è tutta da scoprire ed è nel contempo pronta a non deludere i viaggiatori che decideranno di approfondire quest’aspetto diverso e antico del suo essere e del suo vivere.

Etica della vita rurale

Foto: Lucio Rossi
Foto: Lucio Rossi

Nell’India rurale la cultura chiede di essere vissuta come espressione dinamica delle pluralità regionali. Osservando e assimilando infatti, per quanto ci è concesso, la grande varietà di misticismo, storia, spiritualità, abitudini; e apprezzando le caratteristiche distintive di ogni singola zona o espressione di vita operosa, si arriva a scoprire quale sia l’etica rurale della vita. Gli indiani sostengono che la ‘cultura è un’espressione, non un atto’. Sono infinite le manifestazioni di vita che rientrano a pieno titolo nell’immenso vaso di Pandora della ‘cultura’: non significa ad esempio assistere ad un’elaborata danza etnica, ma è scoprire l’attimo intimo in cui il danzatore si identifica con la danza; così come un intruglio piccante non solo stimola il palato ma viene associato a uno specifico profumo regionale; il festival o la cerimonia religiosa si vivono, assieme ad altre persone, ma la ‘cultura’ emerge, sempre mutevole, dall’amalgama di mille colori su un palcoscenico o dietro una quinta. La cultura, specie quella rurale, è l’essenza che favorisce le individualità, la vitalità con la quale porta a compimento un’azione; è il sorriso di una donna col sari che dispiega una corona di fiori; sono i ragazzini di un villaggio, curiosi e chiassosi, in armonia con il rullo dei tamburi che risvegliano le più piccole frazioni, i paesini, le case contadine più isolate. In campagna, nell’universo ‘rurale’, dopo ogni curva, all’angolo di ogni abitazione, può esserci la sorpresa di una nuova esperienza sensoriale: stimolata di volta in volta da sospiri, suoni, odori; non è più il momento della semplice curiosità, ma è giunto il tempo in cui gli avvenimenti intorno all’ospite, al visitatore, entrino in lui. Così, cominciando a vedere, ascoltare e provare, si dà inizio al viaggio verso il nirvana culturale.

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India rurale. Una vera scoperta

Perché dunque immergersi nel panorama rurale dell’India dei villaggi, alla ricerca dei tesori artigianali? Per arricchire la consapevolezza fisica e spirituale di sé, sostengono da queste parti. Tutto contribuisce al successo di tale operazione di ricerca visiva e insieme interiore. A partire dal calore umano che si riscontra nelle dimenticate periferie delle grandi città, sino a percorrere le stradine polverose dei paesini sparsi tra campi, colline, vallate. L’ospitalità semplice e genuina, accompagna ovunque il visitatore e l’invito a “provare” il mestiere con l’artigiano di turno, creerà quell’onda comunicativa che fa di ogni incontro un avvenimento da ricordare in seguito. La costruzione di un vaso, la tessitura di una seta, la scultura di un legno, la pittura di una tela, la forgiatura di un tenero metallo, vedono il viaggiatore protagonista attivo – talvolta di fatto e sempre più spesso mentalmente – in unione all’artigiano che compie il proprio lavoro e non di rado crea oggetti di altissimo pregio. Gli artigiani guidano l’ospite attraverso opere – modeste o preziose – eseguite in serenità d’animo, quasi con gioia.

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