Venerdì 29 Marzo 2024 - Anno XXII

La Oviedo dell’arte e delle sculture

Oviedo piazza e cattedrale

Musei, piazze, monumenti e soprattutto statue e sculture. Nella città asturiana se ne contano più di un centinaio. Omaggi visivi a personaggi più o meno celebri dal regista Woody Allen alle raffigurazioni simboliche di tante donne e uomini che hanno lasciato un segno

La Oviedo dell'arte e delle sculture
“Mosquetero con espada y amorcillo”, Pablo Picasso

Continua il nostro viaggio a Oviedo, il capoluogo del Principato delle Asturie. Questa volta ci siamo soffermati sull’aspetto monumentale della città, esplorando i suoi numerosi musei, le piazze e le sculture che costellano un itinerario culturale nel centro storico.
Il Museo de Bellas Artes de Asturias (Museo di Belle Arti delle Asturie) ha sede in tre edifici del centro storico: il Palácio de Velarde, la Casa de Oviedo/Portal e la Casa de Solís/Carbajal. Conserva dipinti di Goya, Murillo e molte opere di artisti asturiani, come Evaristo Valle. Il ricco patrimonio conservato nel Museo, costituito da più di 8.000 pezzi inventariati, costituisce una delle migliori collezioni pubbliche d’arte in Spagna. Ho visto due quadri di due grandissimi pittori: un acquerello del 1973 di Salvador Dalí, “Metamorfosis de angeles en mariposa”, (tre figure di donne che rappresentano una farfalla) e Pablo Picasso, un quadro ad olio del 1969. ”Mosquetero con espada y amorcillo”, (Moschettiere con la spada e Cupido), un dipinto che ti lascia senza parole. Il Museo Arqueológico (Museo Archeologico) fu inaugurato nel 1952 e ha sede nello splendido Chiostro di San Vicente. Si espongono materiali e collezioni di vari periodi dal Paleolitico all’epoca medievale. Contiene anche frammenti di precostruzione romanica.

La geografia delle piazze e dei monumenti

Il Campo de San Francisco
Il Campo de San Francisco

Una caratteristica di Oviedo sono le piazze. Plaza del Paraguas è chiamata così per la sua forma a ombrello. La Plaza del Fontán è di forma rettangolare e si trova nel centro storico della città. La Plaza de Trascorrales si trova vicino al Municipio. È perimetrata da edifici tipici dell’architettura regionale. Nei dintorni della Piazza si trovano alcune delle vie più significative della città: Calle San Antonio, Calle Mon, Calle Sol e Calle Cimadevilla. È una zona interessante, con molti ristoranti e vinerie. Dove c’è una piazza c’è anche un monumento e Oviedo è la città delle statue di bronzo. Ogni piazza è abbellita da una statua, e spesso c’è una grande e bella fontana con giochi d’acqua e molto verde, sia alberi, sia aiuole. Il Campo de San Francisco, nel pieno centro della città, è il parco più rappresentativo e ricco della capitale asturiana. Ha un’estensione di 90mila metri quadrati e possiede una grande varietà di specie arboree. Un luogo per passeggiare, riposare e conversare.

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Oviedo, capitale delle sculture pubbliche

La Torera, rappresenta la fotografa Josefa Carril
La Torera, rappresenta la fotografa Josefa Carril

Per la caratteristica delle statue di bronzo, Oviedo è stata chiamata la capitale delle sculture pubbliche. Ce ne sono più di cento e molto fotografate. Ne ho ammirate una trentina, tutte molto belle, realizzate da grandi artisti. Le statue di bronzo più famose sono: La Regenta, di Mauro Álvarez Fernández vicino alla cattedrale. Regenta è il personaggio di un racconto di Leopoldo Alas, detto “Clarín”. Era la moglie del reggente, cioè il presidente del tribunale regionale. Era molto più giovane del marito, che nutriva verso di lei più un sentimento di amicizia e di apprezzamento che di amore coniugale e trascorse la vita tra solitudine e noia. Dello stesso scultore è La Torera che si trova nel Parco di San Francesco. Rappresenta Josefa Carril, una fotografa molto conosciuta che visse a Oviedo e lavorò con il marito, Antonio Hernández, facendo fotografie in questo parco dell’antica borghesia. Nella scultura, Josefa ha la sua macchina, il tripode, una sedia e un cavallino di cartone che serviva a distrarre i bambini mentre venivano fotografati. Il nome “La Torera” viene dal tipo di calzatura che usava.

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