I dati di settembre, registrati dall’Osservatorio di Associazione Italiana Confindustria Alberghi sul campione delle Compagnie Alberghiere, confermano l’inversione di tendenza segnata dalla stagione estiva appena conclusa. “L’inversione di tendenza che si è andata consolidando in questi ultimi mesi, è un primo segnale positivo, ma resta troppo debole per parlare di un effettivo segnale di recupero – dichiara Giorgio Palmucci, Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi. Ci conforta in prospettiva il rinnovato interesse per la destinazione Italia, ma i bilanci delle nostre aziende sono “zavorrati” da un carico fiscale che si conferma insostenibile su cui un intervento delle istituzioni è ineludibile. La legge di stabilità ha aperto alla deducibilità dell’IMU, ma limitarla al 20% e soprattutto alla sola Ires, nella fase attuale è assolutamente insufficiente. L’auspicio è che nel percorso parlamentare la nostra richiesta di deducibilità dall’Irap possa trovare accoglimento”.
Dopo 7 anni in cui erano stati registrati solo dati fortemente negativi, a partire da maggio l’inversione di tendenza si è via via consolidata. In ordine di Ricavo Medio per Camera Disponibile, i primi 9 mesi dell’anno, fanno registrare un + 7% rispetto all’analogo periodo 2012, portando l’indice a € 87,18. Considerando le diverse classi di stelle, è la fascia alta a registrare le performance migliori (RevPar a 233,34 €, +10% rispetto al dato cumulato dello scorso anno), mentre per i 4 stelle i risultati sono più contenuti (RevPar a 61,72 €, +5,8% rispetto all’analogo periodo 2012). Sostanzialmente stabili i 3 stelle. Info: www.alberghiconfindustria.it
(28/10/2013)