Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Pellegrini a Santiago. A piedi? No con il treno Al Andalus

Spagna dei treni, Spagna di un turismo diverso e consolidato. Quando poi ne parlano i periodistas (giornalisti), le curiosità dei vari percorsi aumentano il desiderio di parteciparvi. Le scelte sono tante e tutte interessanti

La rete dei sentieri per Santiago
La rete dei sentieri per Santiago

Oltre che guapa (bella) Veronica Portell è responsable comunicaciòn Renfe, ma mentre son certo che il lettore, sagace traduttore, ha capito che Veronica è (ottima) professionista della comunicazione, credo sia meglio spiegargli che Renfe è l’acronimo di Red Nacional de los Ferrocariles Españoles. Che sarebbe l’equivalente ispanico di Trenitalia (ex FFSS) ma va anche precisato che in Spagna esistono “due ferrovie”, la citata Renfe e la Feve, per via (è il caso di dirlo) di due scartamenti. Sui binari di maggior scartamento (1 metro e 67 cm. misura massima e diversa dal resto d’Europa, voluta a metà ‘800, dicesi, per motivi strategico-militari) corrono in tutta la Spagna i treni della Renfe. Mentre la Feve (altro acronimo) oltre a possedere vasta una rete di Ferrocariles nel nord del Paese su Vias più Estrechas/strette (1 metro) ha a lungo operato con treni turistici, il Transcantabrico (belli i suoi itinerari sulle coste dell’Atlantico) e il mitico non meno che regale (portava i monarchi d’Inghilterra dalla Manica agli ozi dorati della Costa Azzurra) Al Andalus.

Ferrocarrillos tra il verde e la Storia

Las Medulas, Castilla y Leòn
Las Medulas, Castilla y Leòn

In 3 giorni (2 notti) i viaggi denominati San Valentino e Rutas del Vino de Galicia y Bierzo prevedono rispettivamente romantiche effusioni nella (in febbraio) tiepida Andalusia e accettabile tasso alcolico nel nordovest della Spagna. Dura invece di 4 giorni (Ruta Vino del Duero y Rioja ) il tour nella terra iberica più generosa di vini (ma non si beve soltanto, nella Rioja nacque la lingua di Cervantes). E occorrono 5 giorni per vivere due esperienze di viaggio certamente uniche, due clasicos del Turismo in Spagna, la Semana Santa e il Camino de Santiago. Infine, in 6 giorni (5 notti) si viaggia, tante le partenze programmate, alla scoperta della Andalucia Maravillosa (il cavallo di battaglia della Renfe) o si percorre un Itinerario Iberico (da Madrid a Zaragoza, attraverso la Castilla y Leòn) oppure, nella Ruta Extremadura, si viaggia da Siviglia a Madrid passando per la regione ultimo polmone verde d’Europa (sennò tante cicogne mica avrebbero scelto di risiedere in Extremadura).

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Treni a gogò sulla ‘Piel del Toro’

Al Andalus nella nuova stazione di Zaragoza
Al Andalus nella nuova stazione di Zaragoza

Recentemente, entrata la Feve a far parte della Renfe, quest’ultima, non paga del successo dei treni Ave (al cui confronto le nostrane ex FFSS sono assai indietro e le incalza la concorrenza degli Itali di Montezemolo) ha deciso di creare un vero e proprio Turismo su Rotaia. Non una eclatante novità, datosi che nel mondo (doverosamente descritti in questo magazine) i treni turistici, in primis il mitico Orient Express, esistono da sempre e pure in Spagna giravano da tempo Hotels su Rotaia. E’ però vero che la programmazione 2014 nella lunga temporada spagnola (va dalla primavera all’autunno, basta spostarsi tra nord e sud) presentata dalla Renfe costituisce una novità nell’offerta turistica. Sono infatti tante le proposte di viaggi, diversificate nel tempo e nella Piel del Toro (così è familiarmente chiamata in Spagna la geografia del Paese), si spazia dal sud andaluso al nord cantabrico.

Periodistas in groppa a un treno

Santiago de Compostela, fine del
Santiago de Compostela, fine del “Camino” in plaza Obradoiro

Ma torno alla guapa Veronica Portell, che un bel giorno mi invia una mail informante che la Renfe sta arruolando una pattuglia di scribi planetari (infatti incontrerò colleghi – ça va sans dire ben più bravi e perbene di me – provenienti persino dal Messico e da Singapore) e mi propone di farne parte. Obbiettivo di questo commando del periodismo turistico? Santiago de Compostela, che i periodistas raggiungeranno al termine un Camino percorso in groppa al Al Andalus dopo giorni trascorsi tra piaceri sibaritici non meno che professionalmente faticosi (mentre scrivo ‘sta lamentazione mi si sta allungando il naso). È pleonastico annunciare che nelle prossime 2 puntate narrerò – beninteso in versione telegrafica e succinta (anche i lettori possiedono una pazienza) – quanto (piacevolmente) sperimentato viaggiando da Zaragoza a Santiago de Compostela.

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Al Andalus Comodità su rotaie

Rosa rossa sul letto
Rosa rossa sul letto

Trattandosi di una branca del Turismo se non nuova certamente diversa, preciserei che i citati viaggi (sovente a tema e non banali) possono coinvolgere una clientela di livello economico medio-alto, dotata di buona cultura, che soprattutto ama godersi la vita (mangiando cose sfiziose), trattarsi bene (un drink giusto senza fretta) e prendersela con calma (in primis non dovere quotidianamente fare e disfare le valigie). E quanto al costo le tariffe non sono economiche (ma nemmeno deluxe) e si ammorbidiscono considerando che il tutto compreso non includendo soltanto i canonici ‘mangiare e pernottamenti’ si estende al trasporto (treno e un bus al seguito) nonché a escursioni, assistenza dello staff di bordo e passatempi (un Hotel su Rotaia costituisce una sorta di mini villaggio con tanto di vagone sociale che, se proprio non night club, la sera si trasforma in dancing).

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