Oltre allo spazzolino da denti, c’è un altro prodotto che sembra irrinunciabile nella valigia degli italiani: i medicinali, una ‘scorta di salute’ per scongiurare il rischio di perdere un incontro di lavoro o un divertimento a causa di un improvviso malessere o per combattere tempestivamente il ‘solito disturbo’, che ormai fa parte della propria vita di ogni giorno. A indagare sugli acquisti in farmacia pre-viaggio è una ricerca commissionata da neoNisidina e realizzata da AstraRicerche intervistando direttamente un campione di 200 farmacisti italiani, divisi per sesso, residenza – nord-ovest, nord-est, centro e sud – ed età – sotto i 45 anni, fra i 45 e i 55 e ultra 55enni.
La ricerca è stata effettuata ad agosto 2013 tramite contatti telefonici con metodo Computer Assisted Telephone Interviewing. E quali rimedi sono considerati indispensabili dagli italiani in caso di trasferta? Secondo oltre il 90% dei farmacisti sentiti, sono il paracetamolo – contro la febbre – e i fermenti lattici – per l’intestino – i due rimedi che gli italiani mettono sempre o spesso in valigia E anche gli stessi farmacisti, per la loro salute, vogliono averli sempre a portata di mano.
Ci sono alcune rilevanti differenze tra uomini e donne: i maschi fanno scorta di antiacidi (32% dei professionisti) mentre le donne di lassativi (24% delle professioniste). Il 63% dei farmacisti intervistati ritiene che gli italiani portino con sé il giusto quantitativo di farmaci mentre i farmacisti più giovani (sotto i 45 anni) sostengono invece che i loro clienti ne portano troppi. Il 17% dei farmacisti infine consiglia i farmaci che combinano più principi attivi.
Il vice presidente della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) prof. Ovidio Brignoli, commenta: “Quando si viaggia o si è in vacanza, è effettivamente saggio portare con sé i farmaci che possono risolvere i problemi acuti più frequenti, quali la febbre, magari per una infreddatura, o un dolore. Ritengo quindi corretta la scelta del paracetamolo, ottimo antipiretico per adulti e bambini, a cui aggiungerei un antiinfiammatorio, meglio se combinati in un unico prodotto, senza dover portare troppe medicine. È importante in ogni caso praticare una automedicazione consapevole e intelligente, limitandosi a intervenire sui sintomi che conosciamo bene e con farmaci di provata efficacia e sicurezza”. (15/11/2013)