Il nome della Provenza rimanda immediatamente a distese di lavanda, tessuti con i colori del sole e del mare, case dipinte e cibi profumati alle erbe. Nel dipartimento del Var c’è un luogo che ha avuto grande importanza nel periodo medievale e che ora attrae oltre che per le sue antiche vestigia anche per motivi gastronomici più che ‘golosi’! E’ qui infatti che da un po’ di tempo si è registrata una vera e propria esplosione di artigiani davvero speciali: sono i nuovi maestri del cioccolato, che creano dolci delizie alle quali e davvero difficile poter resistere.
Questo luogo è Roquebrune-sur-Argens, sovrastato dal maestoso Rocher de Roquebrune, borgo che ha iniziato la propria storia attorno all’anno 1000, dotandosi in primo luogo di possenti mura fortificate di difesa.
Dolci delizie brune
Al 16° secolo risale la Chiesa gotica dedicata ai Santi Pietro e Paolo e la Torre dell’orologio che si affaccia su una piccola piazza con la fontana. Le strade sono strette e tutte le case gareggiano nel mettere sui davanzali fiori e piante, mentre gatti sornioni osservano con indifferenza i passanti e a volte li seguono nei percorsi della cittadina. Nella passeggiata si incontrano anche numerose Cappelle votive, quali quella di Saint Michel del 1588; un’altra Cappella del 17° secolo è stata trasformata nel curioso piccolo Museo La Maison du Chocolat da Gérard Courreau ‘maître chocolatier’ con la sua personale collezione composta da 6000 pezzi differenti: dalle scatole di latta di ogni forma e misura, alle targhe smaltate, ai manifesti e a tutto ciò che è consacrato al cioccolato; quanti dolci ricordi dell’infanzia tornano alla mente, leggendo i nomi di marche note e meno note!
Tutela del territorio (e del cioccolato!)
A Roquebrune ci sono poi le nuove giovani realtà creative; ad esempio Mèlissa Ouvry, che plasma le forme scultoree dei suoi dolci di cioccolato come se stesse lavorando l’argilla; Stéphanie e Rémy e, nella piazzetta alla sinistra della Torre, la Chocolaterie du Rocher che deve il nome al maestoso rilievo che tutto domina dall’alto e sembra proteggere e preservare sia la storia di ieri che quella di oggi. Va infine posto in evidenza un aspetto ammirevole di questo territorio in difesa dell’ambiente. Roquebrune occupa un posto strategico internazionale, fra mare e montagna, ed è vicina alle città di Marsiglia, Aix-en-Provence, Nizza, Lione. Non è per caso che l’ambiente sia così ben conservato, ma rappresenta il risultato di un’encomiabile coscienza civica unita al senso di disciplina e attenzione verso il luogo in cui si vive. La cittadina rispetta lo S.C.O.T. ovvero lo schema di coerenza territoriale, che presiede all’equilibrio e allo sviluppo urbano con la protezione dell’ambiente nel rispetto di uno sviluppo durevole. Ben 509 ettari sono già stati dichiarati non edificabili, così come tutto lo spazio del Litorale; una decisione il cui merito va ascritto all’intera cittadinanza. Si tratta dunque di un valido esempio di tutela del territorio contro l’urbanizzazione incontrollata e contro gli incendi; un ‘piano’ di tutela che dovrebbe trovare applicazione anche nel nostro Bel Paese!
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