Sabato 20 Aprile 2024 - Anno XXII

Dimmi con chi voli…

… e ti dirò quante probabilità avrai di arrivare sano e salvo. Quasi 450 compagnie aeree di tutto il mondo sono state monitorate secondo alcuni parametri statistici e tecnici, anche in aria ci sono le sette stelle e, purtroppo, l’una

Dimmi con chi voli...

Il sito Airlinerating.com è specializzato nel controllo della sicurezza dei voli e ogni anno pubblica una classifica delle compagnie aeree migliori, basandosi su differenti parametri basati su documenti ufficiali degli enti di controllo, qualità dei voli e calcoli statistici sugli incidenti avvenuti. Il punteggio massimo è di sette stelle, il minimo una.

Delle 448 compagnie aeree prese in esame 137 raggiungono questo risultato ma oltre 50 hanno solo tre stelle o meno. Il primo posto della classifica va all’australiana Qantas che vanta uno “0” nel numero di incidenti mortali dagli inizi degli Anni Cinquanta a oggi.

Tra le prime dieci ci sono anche, in ordine alfabetico: Air New Zealand, All Nippon Airways, Cathay Pacific Airways, Emirates, Etihad Airways, Eva Air, Royal Jordanian, Singapore Airlines e Virgin Atlantic. Sul versante opposto, le compagnie “una stella” sono la kazaka Scat, l’afgana Kam Air e Bluewing Airlines del Suriname.

Pensare in positivo

Dimmi con chi voli...

Per chi adopera l’aereo come mezzo di trasporto sia per lavoro, sia per divertimento, può essere rassicurante sapere che il 2013 è stato un anno molto positivo per la sicurezza del trasporto aereo. Secondo l’Aviation Safety Network lo scorso anno è stato addirittura il migliore dal 1945. Gli incidenti sono stati 29 che hanno causato in tutto 269 morti, ben sotto la media degli ultimi dieci anni che contava 32 incidenti con 719 morti.

Il disastro più grave è stato quello del Boeing 737 del volo U9 363 di Tatarstan Airlines schiantatosi all’aeroporto di Kazan, in Russia lo scorso 18 novembre con 50 persone a bordo, tutte, purtroppo, morte. L’incidenza delle disgrazie è maggiore in Africa, un crash su cinque è avvenuto in quel continente e il dato è particolarmente grave perché in Africa si genera solo il 3% dei voli totali. La causa si trova nella minore attenzione al rispetto degli standard di manutenzione degli aeromobili e nella vetustà degli stessi.

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Noi italiani possiammo stare tranquilli perché le compagnie aeree che non rispettano i parametri di sicurezza standard europei non possono in ogni caso volare nel nostro continente.

(15/01/2014)

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