Le Ferrovie dimenticate dal 28 febbraio al 2 marzo prossimi saranno argomento a Grantorto (Pd) per la VII edizione del Festival Europeo del Gusto. Evento organizzato dall’Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto e dall’Associazione l’Altratavola.
Il festival è una rassegna informativa che fa incontrare giornalisti, comunicatori, rappresentanti delle Istituzioni, delle Associazioni e del mondo imprenditoriale. I temi trattati riguardano la valorizzazione e la comunicazione territoriale e coinvolgono delegati e rappresentanti di località e contesti territoriali italiani ed europei.
Sono presenti rappresentanti italiani da: Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli–Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Sicilia, Trentino–Alto Adige e Veneto. I rappresentanti esteri arrivano da: Albania, Austria, Belgio, Croazia, Francia, Germania, Romania, Slovenia, Spagna e Svizzera.
Il Festival sarà articolato in numerose occasioni di confronto, racconto e discussione, accompagnati dalla degustazione dei prodotti di tutte le regioni coinvolte nella manifestazione. Inoltre, il sabato sera il festival coinciderà con la tradizionale Festa del Brusa Marso, un grande falò che segna l’avvicinarsi della primavera.
Ferrovie dimenticate: lo sviluppo potrebbe viaggiare in treno
Quest’anno il tema verte sulle Ferrovie Dimenticate ed è stato sviluppato in collaborazione con Co.Mo.Do., una confederazione di Associazioni che si occupano di mobilità alternativa, tempo libero e attività outdoor. Un tavolo allargato di discussione e proposta sui temi della mobilità dolce, dell’uso del tempo libero, del turismo e dell’attività all’aria aperta con mezzi e forme ecocompatibili.
Luciano Gavin, sindaco di Grantorto ha dichiarato: “Il nostro Comune è orgoglioso di ospitare il Festival Europeo del Gusto. Un punto di riferimento per tutte le realtà italiane di eccellenza le quali, grazie a questa prestigiosa manifestazione possono avere visibilità e continuare a esistere. Il tema delle ferrovie dimenticate, con la storia e la realtà dei territori che esse attraversano e collegano tutt’ora, apre importanti e interessanti prospettive. Anche considerando l’utilizzo turistico che se ne può fare”.
Turismo e Ferrovie dimenticate
L’uso turistico delle linee dismesse e secondarie può infatti costituire un’ottima occasione di sviluppo economico. Le esperienze nazionali e straniere hanno dimostrato un alto gradimento dei treni speciali, magari con materiale d’epoca, non solo da parte del novero di appassionati di ferrovie (che sono assai più di quanto si pensi) ma anche di chi, semplicemente vuole trascorere una o più giornate in maniera diversa.
Se a questo si aggiunge che nella maggior parte dei casi le linee “secondarie” percorrono luoghi di alto livello paesaggistico (basterebbe pensare alla “Transiberiana d’Italia”, la linea appenninica Sulmona–Carpinone–Roccaraso che prosegue poi fino a Terni) e che in Italia, praticamente dappertutto l’offerta enogastronomica è di eccellenza, ecco che l’idea di sviluppare questo genere di escursionismo/turismo può facilmente contribuire ad aumentare i flussi turistici di località meno conosciute, con indubbi vantaggi sul loro indotto.
Ferrovie dimenticate: l’unione fa la cultura
“Il tema delle Ferrovie Dimenticate – spiega Giorgio Dalla Barba, segretario generale dell’Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto – costituisce un filo conduttore importante per offrire visibilità a località ricche di risorse artistiche, culturali, paesaggistiche, ambientali ed enogastronomiche ma poco conosciute. Per questo la nostra Associazione da diversi anni aderisce alla Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate, che ha luogo in tutta Italia la prima domenica di marzo, organizzata e promossa da Co.Mo.Do.”.
L’Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto è stata costituita nel 2009, è organizzata per unità tematiche che sono chiamate “Azioni”, per ognuna della quali si crea un circuito di borghi e territori. Ogni Azione è aperta alla partecipazione di tutte le entità italiane ed europee che vogliano parteciparvi. Inoltre riunisce enti locali e associazioni che operano nelle comunità locali con lo scopo di valorizzare e promuovere la conoscenza. Oltre, naturalmente allo sviluppo e alla diffusione delle culture locali in tutte le loro espressioni, confrontando le rispettive esperienze e ispirandosi ai principi dell’interculturalismo del Consiglio d’Europa.
Sono oltre 30 i borghi e i territori italiani che hanno aderito all’Associazione Internazionale che è presente in 15 Stati europei.
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