Venerdì 19 Aprile 2024 - Anno XXII

Italia e Tunisia, unite dal Mediterraneo

Scambio di visite: a Milano il nuovo ministro del turismo tunisino Amel Karboul e a Tunisi il nuovo premier Matteo Renzi. Sul tappeto, i reciproci buoni propositi per migliorare gli interscambi turistici e commerciali

Italia e Tunisia, unite dal Mediterraneo

Una doppietta di visite di alto peso specifico porta una ventata di incoraggiamento nel settore del turismo per la Tunisia, paese già in vantaggio, secondo i recenti dati. Le visite sono quella del neo ministro del turismo tunisino, la signora Amel Karboul a Milano e quella del neo presidente del Consiglio, Matteo Renzi a Tunisi (nella foto insieme al premier tunisino Mehdi Jomaa – Reuters). E i dati sono questi: gli arrivi dall’Italia per il periodo di gennaio–dicembre 2013 sono stati 231.831, pari al 7% in più rispetto allo stesso periodo del 2012. Considerando tutti i mercati, sempre nel periodo gennaio–dicembre 2013, gli arrivi turistici sono stati di circa 6.268.582, pari al 5,3% in più rispetto al 2012.

L’incarico del dicastero del turismo tunisino è stato affidato a Amel Karboul solo da poche settimane ma la signora non è comunque nuova a esperienze di rilievo internazionale. Quarant’anni, sposata e madre di due figli, ha conseguito un Master in ingegneria meccanica all’Università tedesca di Karlsruhe e sta preparando un dottorato in “Coaching&Mentoring”’ all’Università di Oxford Brooks, in Inghilterra. Fondatrice e Amministratore Delegato di Change, Leadership & Partners, con sede a Colonia (Germania) e filiali a Londra e Tunisi. È inoltre consulente internazionale in leadership, coaching, team building e innovation. Oltre all’arabo e al francese, parla anche inglese e tedesco.

Promuovere il Dna della Tunisia

Italia e Tunisia, unite dal Mediterraneo

In merito ai programmi di modernizzazione e sviluppo dell’accoglienza, la Ministra (nella foto) ha espresso un taglio alto per il suo prossimo lavoro seguendo tempi accelerati, anche se dichiara che prima di firmare iniziative, vuole capire bene il delicato meccanismo del turismo. Secondo Amel Karboul “dobbiamo impegnarci in qualcosa di più dell’hotel e della balneazione; oggi diviene importante promuovere il Dna della Tunisia”. Resta il fatto che il turismo è uno dei pilastri dell’economia tunisina e rappresenta il 7% del PIL nazionale, fornendo lavoro a circa 400.000 persone. L’obiettivo è quello di proseguire il trend di crescita e superare i 7 milioni di turisti.

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Nella visita a Milano la neo ministra era accompagnata da due testimonial, tunisini doc, ormai famosi: Afef, attrice e moglie di Tronchetti Provera e il finanziere imprenditore Ben Ammar. La presenza di Afef, dopo parecchio tempo che non parlava in pubblico, è servita anche a testimoniare la soddisfazione per la nuova Costituzione tunisina che finalmente lascia spazi importanti alla  donne e non a caso e per la prima volta, è proprio una donna a occupare l’importante ruolo di ministro del turismo. Ben Ammar, con la sua esperienza pluriennale nel mondo del cinema e della televisione, ha ricordato le produzioni fatte in Tunisia, paese scelto per girare film importanti come Guerre stellariI predatori dell’arca perdutaIl paziente ingleseGesù di Nazareth, solo per citare i più recenti; senza dimenticare che il lavoro creato in questi anni, con oltre  6o produzioni in Tunisia, abbia dato occupazione a circa 800mila persone.   

Matteo al Cafè des Nattes

Italia e Tunisia, unite dal Mediterraneo

Dal canto suo Renzi, che ha scelto la Tunisia per il suo debutto sulla scena internazionale, ha esordito dichiarando che “Il Mediterraneo al centro dell’Europa” assume un valore particolare alla vigilia del semestre italiano di presidenza in ambito UE. I cerimoniali con il primo ministro Jomaa, il presidente ad interim Marzouki e il presidente della Confindustria di Tunisi Boucha Maoui, hanno consentito di tracciare una panoramica di temi che, oltre a quello del turismo che sembra già dare crescenti soddisfazioni, riguardano la necessità di sostenere gli interessi italiani in Tunisia (non sono poche le circa 750 aziende italiane con 60mila addetti e i 286mila connazionali che vivono stabilmente nel Paese) oltre l’urgenza di  trovare accordi riguardanti i flussi d’immigrazione. Una visita lampo che ha consentito a Matteo Renzi di godersi, anche se brevemente, una delle chicche della Tunisia: la bianca e turchese Sidi Bou Said e quello storico Café des Nattes, luogo molto amato dagli intellettuali europei: da Gide a Camus a Simone de Beauvoir, dove Renzi si è intrattenuto per l’incontro con la cyberdissidente Lina Ben Mhenni (nell’immagine), nota per il suo blog “A Tunisian Girl”. Anche questo è uno dei nuovi volti della Tunisia, paese destinato a svolgere un ruolo crescente in quel “Mediterraneo al centro dell’Europa”.

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(13/03/2014)

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