Mercoledì 30 Ottobre 2024 - Anno XXII

Canton, l’artiglio del Dragone

Canton

Dimenticate la Città proibita, la Grande Muraglia, i guerrieri in terracotta di Xian, sono solo attrazioni turistiche! La vera Cina, rampante e vitale è qui, a Canton.

Canton Tower, detta anche Guangzhou TV o Sightseeing Tower
La Canton Tower, detta anche Guangzhou TV o Sightseeing Tower, è una torre d’osservazione nel distretto Haizhu di Canton

Rumorosa, caotica, inquinata, trafficata. Devastata ma ancora ricca di un fascino antico. Canton, o meglio, Guangzhou, come si chiama in lingua mandarino è il paradigma della nuova Cina, esempio di una nazione che corre frenetica verso le mode occidentali per quanto riguarda il tenore di vita e l’esteriorità. Ma a suo modo. I contrasti sono enormi. Ragazzi e ragazze vestono e si comportano come i loro coetanei di Milano e Londra. Le biciclette sono quasi scomparse sostituite dalla moto e dalle auto ma quelle che sono rimaste sono stracariche di ogni mercanzia, dalle bombole di gas a enormi colli sigillati a contenere il segreto della loro attività. Guangzhou è una città formicaio dove più di otto milioni di persone vivono, lavorano, mangiano  e si divertono in strada; dove la parola “riservatezza” è assolutamente sconosciuta e tutti si fanno gli affari di tutti.

Canton, città dell’eccesso e del superlativo

Canton, l'artiglio del DragoneCanton in Cina si può definirla una città dell’eccesso e del superlativo. Una città incomprensibile ai nostri occhi dove l’antico è circondato dal nuovo che finirà, inevitabilmente per inglobarlo e sostituirlo. Le abitazioni più vecchie sono poco più che tuguri nei quali si dorme e basta, tanto è vero che gli abiti sono appesi all’esterno per mancanza di spazio. Curiosamente, tutte le finestre sono unite di inferriate, anche agli ultimi piani degli altissimi grattacieli-alveare. L’unica concessione al lusso sono gli onnipresenti impianti di aria condizionata. Nella città vecchia spicca il contrasto tra queste case fatiscenti e i nuovi immensi edifici residenziali. È una città dove tutto è superlativo, ridondante, eccessivo fino allo stordimento. Un posto dove ci vogliono cinque poliziotti per regolare un incrocio e otto persone per aprire la porta dell’albergo. Si intuisce l’importanza di questi eccessi, per non chiamarli sprechi. Bassi fin che si vuole ma pur sempre stipendi e non è certo facile dare lavoro a un miliardo e quattrocento milioni di cinesi. Si inventano così lavori “socialmente utili”: una miriade di poliziotti, guardie, spazzini, custodi di musei e perfino l’aiuto dell’aiuto-cameriere…

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Beijing Lu, la via dello shopping
Beijing Lu, la via dello shopping

Guangzhou è il centro commerciale e industriale più importante della Cina. Da sempre, da quando si chiamava ancora Canton era una base commerciale europea sulle rive del fiume Zhu Jiang, il “Fiume delle Perle”. Il commercio è nel sangue degli abitanti e, a maggior ragione oggi che arricchirsi non è più un peccato per i pragmatici dirigenti del Partito Comunista Cinese, dappertutto si susseguono bottegucce e negozi. I mercati sono rigorosamente monotematici, per esempio il quartiere dell’abbigliamento vicino a Beijing Lu, la via principale della città, dove si trovano anche negozi tipicamente occidentali. A buon mercato è la seta che si può comprare a metri nel mercato che si trova a nord del fiume, tra i ponti di Jangwan e Haiyn. Non è poi difficile trovare un sarto in grado di confezionare in pochissimo tempo un abito tradizionale cinese o di foggia europea.

Organizzazione all’unisono

Canton, l'artiglio del Dragone

Hun Nan, dietro la stazione centrale è il mercato degli orologi. In piccoli stand all’interno di vasti palazzoni sono stipati all’inverosimile patacche, perfette contraffazioni di orologi di gran marca, pezzi di ricambio, astucci, cinturini di cuoio, plastica e metallo, perni per i cinturini, sacchettini di plastica per riporre i perni dei cinturini e così via. Ogni loculo è specializzato e affollato. Tutti si affannano e corrono di qua e di là.
I venditori battono le mani per attrarre i compratori. I compratori tirano fuori rotoli di banconote sgualcite (la carta di credito è praticamente inesistente e molto malvista). I facchini, pagati a cottimo, si mettono in mostra nelle loro divise colorate. Poi, improvvisamente, a un grido, centinaia di banchetti chiudono contemporaneamente con un unico gesto per l’ora di pranzo. I venditori coprono la loro mercanzia e tirano fuori delle scatole di polistirolo con dentro i loro cibi tradizionali.

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La maestria dei cuochi cantonesi

Canton, l'artiglio del Dragone

La cucina di Canton è, giustamente, molto famosa. È considerata come la migliore del Paese ed è quella proposta principalmente (con parecchie rivisitazioni) dai ristoranti cinesi in Italia. Quingping è il mercato degli animali. Un luogo per stomaci forti. Un conto è sapere per averlo letto che in Cina, specialmente nel Sud-Est si mangia tutto quello che si muove in cielo, sulla terra e nell’acqua, un conto è vedere dal vivo vaschette e gabbie piene di scorpioni, insetti vari, rane, serpenti, tartarughe e, peggio ancora per la nostra sensibilità, cani, gatti e scimmie pronti per essere cucinati. A Quingping si trovano anche le erbe, i funghi e gli ingredienti per la medicina tradizionale cinese. In spregio alla Convenzione Internazionale di Washington che vieta il commercio di determinati animali, sulla strada ci sono anche i venditori di zampe di tigre e corna di rinoceronte, ritenute (a torto) afrodisiache. I cinesi non amano i surgelati. A garanzia della freschezza, nei ristoranti migliori ti scegli direttamente l’animale che vuoi mangiare: dai frutti di mare, al coccodrillo che viene tenuto con le mandibole saldamente legate in una vasca coperta da una grata pesante. Per lo stesso motivo il pollame viene servito con la testa. Al di là del ribrezzo o dello sconcerto di certi ingredienti, la proverbiale maestria dei cuochi cantonesi crea manicaretti dai sapori ottimi e, comunque, si possono trovare anche piatti più consoni ai gusti occidentali. Il conto di una cena abbondante e senza particolari “stranezze” è sempre più che abbordabile. (Fine prima parte.)

Info turistiche su: www.turismocinese.it/il-territorio/citta/guangzhou

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