Domani, mercoledì 8 maggio, apre a Ossuccio, nel comune di Tremezzina sul lago di Como, la mostra sui dipinti ex voto donati dai fedeli al Santuario della Beata Vergine del Soccorso. “Racconti di terra, d’acqua e di cielo” è il titolo della rassegna che presenta il progetto di recupero e restauro dei quadri, chiusi in un deposito e dimenticati per decenni. E’ stata la comunità dei Frati Minori Cappuccini, che oggi gestisce il santuario, a ritrovare i dipinti lasciati, nei secoli precedenti, da pellegrini, giunti al santuario dopo la visita al Sacro Monte. Devoti, in modo particolare alla Madonna del Santuario, desiderosi di renderle omaggio dopo una grazia ricevuta, i fedeli furono numerosissimi, se si pensa che la chiesa fu eretta nel Cinquecento e il percorso del Sacro Monte fu creato un secolo dopo. Dalla mole di opere ritrovate sono stati scelti trentasei dipinti per il primo restauro, che è stato presentato, pochi giorni fa, in un convegno di studi all’Università Cattolica.
Pellegrinaggio di secoli andati
Dopo il restauro, curato da Martino Mascherpa, e lo studio di identificazione iconografica di Grazia Massone, i dipinti sono oggi visibili al pubblico, esposti fino al 20 di luglio all’interno dell’Antiquarium e della Chiesa di Santa Maria Maddalena in Ossuccio-Tremezzina. Per i comaschi, la mostra rappresenta una felice riscoperta di un luogo già amato e frequentato. Per i turisti provenienti da tutte le destinazioni, è un’occasione di guardare questo angolo di Lombardia da una prospettiva diversa. Il panorama resta quello, già noto e apprezzato, del ramo occidentale del lago, a circa trenta chilometri da Como. Dopo la visita alla mostra, la passeggiata potrà comprendere le quattordici cappelle del percorso del Sacro Monte, esempi di architetture barocche, con gruppi di sculture dipinte realizzate per raccontare ai fedeli i misteri del Rosario.
Il Santuario e due Madonne
L’escursione, tra pendii mai troppo ripidi, aiuterà a conoscere la devozione popolare e di come l’arte si è adoperata per accompagnarla, in uno tra i più radicati progetti di divulgazione. Il Santuario si raggiunge su un dirupo di circa 400 metri di altitudine, abbastanza per ammirare di fronte a sé l’isola Comacina e il paesaggio attorno. Nella chiesa, pur modificata nel corso del tempo e con diverse stratificazioni di stili, sarà possibile vedere due opere che sono all’origine del culto della Madonna ad Ossuccio: un affresco e una statua, probabilmente del Cinquecento, considerate fonte di miracoli e al centro di alcune leggende popolari. Chi vorrà, invece, studiare la storia degli ex-voto dal pc di casa avrà a disposizione un sito web, on line da domani, che avrà funzione di catalogazione delle opere e rimarrà in rete anche dopo la chiusura della mostra.
Info: www.exvotosantuariodiossuccio.it
(07/05/2014)