Sapevate che … Turisticamente parlando, “la Spagna a Milano” (la manifestazione finisce il 18 maggio) ha fatto le cose “a lo grande” (e tantissima gente, memore della lunga presenza ispanica nel Belpaese, ha massicciamente non meno che entusiasticamente partecipato al grido di “Franzia o Spagna purché se magna”… tant’è che si è affollata a Eataly a magnare Pata Negra e a bere Ribera del Duero)?
Tanta e multiforme la presenza spagnola sotto la Madonnina. Gastronomia al citato (e da poco inaugurato) mega Tempio del Gusto (che per l’occasione invece di Eataly si sarebbe dovuto chiamare Comespaña), cine español in varie sale milanesi, tour alla Scoperta della “Milano Spagnola” (su richiesta, Mondointasca spiega perché il primo vero grattacielo meneghino si chiama Torre Velasca e l’ispanica derivazione della parola “ciulare”) cultura, conferenze all’Instituto Cervantes, corsi di cucina, Zarzuela e Flamenco. A “La Spagna a Milano” hanno partecipato le Comunidades di Andalusia, Cantabria, Canarie, Rioja, Murcia, Madrid, Paesi Baschi e Valencia (e all’umile estensore di queste righe sarebbe piaciuto che fosse presente – budget? o troppo impegnati ad allevare ‘jamones? vai a sapere – anche la da lui ‘querida’ Extremadura, ma non si può aver tutto dalla vita). Presente tra i facenti volare (sempre necessari al turismo, soprattutto adesso che alle contenute tariffe aeree si contrappone l’indegno furto di Stato del costo della benzina) la Vueling, con una proposta di ‘volato’ assai aggressiva (ma ‘sti italiani, dicono che il Belpaese è l’epicentro del turismo mondiale, e del turismo si vantano di sapere tutto, possiedono innegabili città d’arte sognate in tutto il mondo, dopodiché non solo non possiedono un ministero del Turismo – quello che c’è si chiama, e infatti pensa solo ai Beni Culturali – ma pure non riescono nemmeno – data per, finalmente, persa l’Alitalia – a metter su una decente compagnia aerea Low Cost… ay ay ay…).
Sapevate che … Nel Belpaese, ormai governato (almeno calcisticamente) da damine della San Vincenzo tipo “Genny ‘a carogna” (gente che, tra bombe carta, petardi e pistolettate decide lei – mica l’arbitro o il questore – se una partita “s’ha da fare” o no) nulla cambia?
E per quanto riguarda le tradizioni civili e militari, oltre ai reduci dalle missioni in Somalia e Afghanistan, potranno fregiarsi di una mostrina-decorazione anche gli eroici sportivi che, incuranti di Ultras, Curve sud e Curve Nord, avranno avuto il coraggio di andar allo stadio a vedere una partita di pallone del Campionato italiano.
Sapevate che … È ancora incerto il futuro dell’Expò?
Si dice che “Genny ‘a carogna” non abbia dato l’assenso al suo svolgimento, e il suo ‘pollice verso’ sia dovuto alla differenza tra il numero biglietti di ingresso da lui richiesti per i suoi Ultras del Napoli e gli effettivi che quelli dell’Expò potrebbero sganciagli (della trattativa sono al corrente pure i sassi tranne il ministro dell’Interno del Belpaese).
Sapevate che … Juventino confesso, il sindaco Fassino ha mostrato il dito medio ai tifosi del Torino?
Ma, benedetti granata, cosa si aspettavano mai da un “gobbo”? I marròn glasè? Non basta quel che antan sentenziò l’indimenticato, avvocato Peppino Prisco, grande vicepresidente dell’Inter (“Se la mia mano stringe quella di un milanista corro a lavarmela; se stringe la mano di uno juventino guardo subito se ci sono ancora le dita”)?
Sapevate che … È stato scoperto che gli aeroporti del Lazio (oltretutto, escluso Fiumicino, quindi scali di poco conto) rendevano più di quelli di New York e Londra messi insieme (e che cresta ci facevano)?
Elementare, Watson: grazie alla Italiana Arte di Arrangiarsi, una combriccola di managers inventava e ordinava un po’ di lavori (anche se di aerei ne giravano pochini) dopodiché (hanno precisato giornali e tivù) se “spendeva 85, incassava 450 e si teneva la differenza”.
Sapevate che … Se i lettori faranno i buoni (ma per davvero) Mondointasca Gossip invierà loro un simpatico omaggio (da esporre in cantina)?
Il “selfie” di Romano Prodi & Lady (scattato a Bologna e apparso su “La Repubblica”).
Sapevate che … Come da Programma di Affidamento ai Servizi Sociali (dopo la condanna per bancarotta), dietro a una bancarella nel milanese corso Buenos Aires, Lele Mora vende le scarpe per Exodus?
A “fargli le scarpe” (ma non le stesse che vende) sono stati i Soliti Noti (a dimostrazione che a pagare sono sempre i pesci piccoli o se si preferisce i più pirla, perché questo mansueto ex parrucchiere era solo uno dei personaggi minori del carrozzone…).
(15/05/2014)