Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

In bici con Van Gogh alla scoperta dell’Olanda

In bici con Van Gogh

Nel 2015 un grande programma internazionale celebrerà il 125° anniversario della morte di Van Gogh. Fulcro delle manifestazioni sarà ovviamente l’Olanda, dove oltre a mostre e musei, è stato pensato un itinerario ciclabile che esplora i luoghi dove il pittore ha trascorso la sua infanzia. Noi di Mondointasca abbiamo percorso qualche chilometro intorno a Zundert e Neunen: due città chiave della vita di Vincent

In bici con Van Gogh Pedalando nel verde
Pedalando nel verde

Quando si dice Olanda nella mente del turista medio si affacciano le immagini di mulini, tulipani, biciclette, Amsterdam e “divertimento”. In realtà, andando oltre le immagini stereotipate, nel Paese “Orange” esistono altri luoghi meno famosi ma altrettanto degni di nota. Uno di questi è certamente il Brabante, la regione meridionale della Nazione che ha dato i natali a Vincent Van Gogh. Tra le inziative previste per celebrare il 125° anniversario della morte dell’artista c’è anche la creazione di un percorso ciclabile.

Il Van Gogh Cycling route è un anello complessivo di 335 chilometri che racchiude le cinque citttà che hanno avuto un ruolo fondamentale nella vita dell’artista: Zundert, Etten-Leur, Tilburg, s-Hertogenbosch e Nuenen. In ognuna di queste è stato anche realizzato un percorso ridotto che consente di visitare i luoghi che hanno segnato la vita del pittore.

In bici con Van Gogh, tra genio e sregolatezza

Autoritratto di Van Gogh, Auvers 1890
Autoritratto di Van Gogh, Auvers 1890

Vincent Van Gogh, un mix unico di talento, genio e follia. In soli 37 anni ha vissuto in 38 diverse città sparse tra Olanda, Belgio, Inghilterra e Francia. La sua formazione artistica, pittorica ed emotiva è legata in maniera inscindibile all’infanzia trascorsa nel Brabante, un territorio agricolo, ai tempi povero, dove il duro lavoro nei campi era la principale fonte di sussistenza.

Tutto ha inzio a Zundert, una piccola cittadina di circa seimila abitanti. Qui nacque Vincent, il 30 marzo 1853, esattamente nello stesso giorno in cui la madre Anna, un anno prima, aveva dato alla luce un figlio morto: Vincent Willem Maria, dal quale il pittore prese il primo nome. A ricordarne la straordinaria storia c’è il Van Gogh Huis, il museo allestito proprio nella casa natale.

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In bici con Van Gogh nei paesaggi fonte d’ispirazione

In bici con Van Gogh Paesaggi verdeggianti
Paesaggi verdeggianti

Per capire meglio chi era Van Gogh e come le sue origini abbiano influenzato la sua vita è necessario inforcare la bicicletta e pedalare per qualche chilometro. Uscendo dal centro città sembra di entrare in un mondo parallelo. In pochi minuti ci si lascia alle spalle il centro, per addentrarsi nel verde lungo la pista ciclabile alberata, tra animali e immense distese di fragole. Ai nostri fianchi, mentre pedaliamo scorrono veloci immagini di una natura viva, sana e salutare. Ci guardiamo intorno alla ricerca dell’anfratto, della visuale, dell’angolo che Van Gogh ha messo su tela. Cerchiamo di tornare indietro con la mente di un centinaio d’anni, pensando che è ancora forte l’impatto emotivo di fronte a questa bellezza.

Si percepisce ancora quell’atmosfera che Vincent tanto amava. Quando due contadini appoggiati ai loro strumenti salutano le biciclette sfreccianti, nemmeno il trattore alla cui ombra si riparano sembra rendere anacronistica la scena. Nei loro occhi, nei loro gesti, in quel naturale saluto ai passanti si percepisce ancora intatto il rispetto insito nella tradizione.

In bici con Van Gogh nei luoghi della vita dell’artista

La casa dove Vincent nacque è ora un museo
La casa dove Vincent nacque è ora un museo

Arrivare a Zundert è un po’ come mettersi davanti al nastro di partenza di un percorso avventuroso e tortuoso, della strada della vita di uno dei più grandi artisti dell’Ottocento. La casa dove Vincent nacque, la chiesa dove venne battezzato e dove il padre Theodorus Van Gogh era ministro di culto, la tomba del fratellino: in pochi metri sono concentrati i luoghi che hanno segnato la prima infanzia del pittore.

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Vincent ha lasciato un segno indelebile nella città, non ne è solo un elemento della storia. Nella sacrestia a fianco della chiesa protestante, dove il padre predicava, è stato allestito uno spazio in cui gli artisti residenti possono soggiornare ed esprimersi per un certo periodo di tempo, in cambio della donazione di due loro opere: una al museo e una alla fondazione Van Gogh.

In bici con Vab Gogh: Brabante, tavolozza di colori

Il percorso nel Brabante sulle tracce dell'artista
Il percorso nel Brabante sulle tracce dell’artista

Il lavoro dei campi è sempre faticoso, oggi come cento anni fa. Chi ha a che fare con la terra nutre nei suoi confronti un rispetto ossequioso. Sicuramente Van Gogh seppe cogliere questo aspetto e trasportarlo sulle sue tele. Percorrendo queste strade non si può rimanere indifferenti: tutto ciò che ci circonda spinge la nostra mente ad aprire uno sguardo introspettivo verso la nostra anima, da un lato, e rispettoso verso la natura e il paesaggio che ci sta intorno, dall’altro.

È in questi luoghi, con i suoi colori, luci, ombre, animali e osservando i contadini chini sui loro raccolti che Van Gogh ha plasmato il suo carattere e ha sviluppato lo stile che si riflette nelle sue opere. Da qui, dall’atmosfera del Brabante, deriva il suo interesse per i colori e la vividezza con cui seppe rappresentare i paesaggi nel corso di tutta la sua vita.

(Fine prima parte. La seconda puntata sarà online mercoledì 4 giugno)

Info:

www.vangoghbrabant.com/en

www.vangoghhuis.com

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