Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Zilina: tra tecnologia e patrimoni Unesco

Il viaggio di Mondointasca, in questo terzo servizio sulla Slovacchia, prova a raccontarvi delle suggestioni: tecnologia portata sulle piste da sci; family farm, acquapark e birra; villaggi patrimonio Unesco a testimonianza della tradizione. Infine, il Castello di Orava dove nel 1922 venne girato il film cult Nosferatu

Zilina Tatra
Tatra

Nella puntata precedente in viaggio nella regione autonoma di Zilina, ci eravamo lasciati nella Grotta della Libertà, splendida cattedrale sotterranea, tra le meravigliose atmosfere della profondità. Dalle viscere della terra ci portiamo alle vette dei Tatra per visitare il resort climatico e sciistico di Jasna. Qui ben 45 chilometri di piste e attrezzature d’avanguardia: cabinovie e skilift che possono muovere fino a 30mila persone all’ora su destinazioni diverse, tra queste il Million Star Hotel, una rotonda in vetta, a duemila metri, da cui condividere tramonto e alba prima di inforcare gli sci o provare una discesa con una sorta di gokart

Family farm, acquapark e birra artigianale a Zilina
Il ristorante Salas Krajinka
Il ristorante Salas Krajinka

Lungo la strada, siamo sempre nel distretto di Liptova, sosta e visita a uno dei centri di produzione di prodotti caseari ovini più noti del settore in Slovacchia: il Salas Krajinka, una “family farm”  fondata nel 2002 da Jozef Badas. Ormai famoso anche per il ristorante che offre non solo ai turisti, i piatti e i prodotti tipici oltre a musica e visita dei locali di produzione dei formaggi, nonché una ricca raccolta-museo di trattori e macchine agricole varie.
Nel vasto comprensorio (ho visto girare addetti in Segway), numerosi chioschi di vendita dei prodotti della pastorizia a chilometro zero, nonché un sempre attivo forno di pasticceria il cui profumo fa da richiamo olfattivo già a una certa distanza. Insomma il luogo merita una sosta senza fretta. Anche qui elementi del territorio, tradizioni, e premi per il palato, buona birra compresa.

Zilina Besenova il parco acquatico
Besenova il parco acquatico

Proseguendo per Basenova, incastonato nel verde, appare Gino Paradise, un po’ acquapark e un po’ resort termale e un po’ spa world. Inaugurato nel 2012 è un vero regno acquatico molto gratificante per un paese che non avendo sbocchi sul mare ha un permanente intenso desiderio di acqua. E infatti ecco qui sette piscine all’aperto con acqua termale, tre interne con acqua non termale, scivoli, mulinelli e giochi d’acqua  e cinque saune; oltre a un grande sistema di scivoli a tubo e una piscina con le onde. Ha ristoranti e bar all’aperto e al chiuso con cucina slovacca e internazionale. Questa è una sosta molto rilassante a cui merita di aggiungerci una notte  nel silenzio assoluto, dopo  una mezza giornata di bagni, nuotate, massaggi.

Nel Castello di Nosferatu
Zilina Castello di Orava
Castello di Orava

Il giro continua nel distretto di Orava che esordisce con il Museo dei Villaggi. Si tratta di una cinquantina di costruzioni che sono state smontate in varie parti della regione e rimontate a partire dagli anni Sessanta e aperto nel 1975. Le costruzioni sono il frutto di una selezione fatta su 200 edifici che risalgono per la maggior parte alla seconda metà del 1800.
E adesso arriva il pezzo forte. Il Castello di Orava. Qui anche il più ostico dei viaggiatori non può non emozionarsi. Vi basta scoprire che molte scene del film cult Nosferatu, quello del 1922, furono girate qui e non come si era pensato fino a pochi anni fa in Transilvania. Questo castello in posizione dominante su un’alta rocca a picco sul fiume Orava, è uno dei più belli della Slovacchia che peraltro ha una densità di castelli che non ha pari in Europa. Il castello si fa risalire al Medio Evo e venne ricostruito nel tredicesimo secolo, quando il territorio era sotto il Regno d’Ungheria. La primaria fortificazione in legno è ancora visibile ma non aperta al pubblico, in attesa di restauro e messa in sicurezza. Cosa già avvenuta per tutto il resto del castello di cui sono state recuperate parti che raccontano ancora la storia del romanico del gotico, delle forme rinascimentali, con sale, arredi, armi, quadri e ambienti che stupisco in modo evocativo i visitatori che scalano il grande sperone roccioso.

Villaggi patrimonio dell’Unesco
Zilina: tra tecnologia e patrimoni Unesco

Alla estremità sud-orientale del parco Nazionale Velka Fatra, alle pendici meridionali del monte Sidorovo, a 700 metri di altitudine, troviamo Vlkolinec. Le case, in legno, risalgono al diciottesimo secolo. Vlkolinec venne proclamato nel 1977 zona protetta dalla Cecoslovacchia, e nel 1993, anno di nascita della Repubblica Slovacca indipendente, venne inserita nell’elenco dell’Unesco.
Curiosando tra le stradine in salita, fra gli edifici più importanti, tutti rigorosamente in legno, il campanile, il pozzo e la chiesa.
La Casa Agricola e la Galleria di Arte Popolare ospitano le testimonianze della tradizioni. Interessante notare che delle 55 case, 18 sono ancora abitate. Vlkolinec si può raggiungere in auto o a piedi attraverso i sentieri turistici segnalati o con la cabinovia del vicino centro sciistico  Ruzomberok-Malino Brdo.

Meryll Streep e Peter Ustinov servono ai tavoli
Zilina: tra tecnologia e patrimoni Unesco

Per dare una idea dei tempi di viaggio siamo all’inizio del quarto giorno nella regione di Zilina. Che non potrebbe iniziare meglio: trasferimento in località Kvacany per conoscere un minibirrificio artigianale, il Pivovar Brontvai, aperto nel 2006, che produce birra non pastorizzara, non filtrata, nei diversi tipi, chiara, rossa, ambrata piccante, verde  all’ortica e addirittura, per gli amanti delle novità assolute, anche allo zenzero e al cioccolato.
Il birrificio ha anche un piccolo ristorante con una cucina casalinga che sforna piatti studiati in armonia con le birre prodotte. I proprietari sono dei veri personaggi: Katarina e Jozef Brontvaiovici, la signora oltre a essere sosia di Meryll Streep è insegnate di inglese, il marito, una sorta di Peter Ustinov, tanto per stare in atmosfera sorprendentemente hollywoodiana, è stato un fabbro maniscalco convertito al luppolo che però ha conservato davanti all’ingresso la barra dove si legavano i cavalli. Ma questo è il passato, il presente e futuro viene scritto dal successo che il piccolo birrificio, con alloggio ristorante e giardino sta avendo con i locali e con i turisti.

Paesaggi verdi scrutati dalle feritoie
Zilina
In zattera

Gli appassionati di castelli storici sanno che nessun interno può dare emozione come guardare dalle finestre o feritoie verso la valle e i confini visivi per rievocare l’attento sguardo delle sentinelle poste a guardia di eventuali pericoli in arrivo. Insomma un’atmosfera da “Deserto dei Tartari” del grande Dino Buzzati, ma invece delle  immense distese sabbiose, ecco i magnifici e sconfinati paesaggi verdi, bagnati dall’Orava.

L’esperienza si completa con la navigazione guidata su zattere sulla parte del fiume che gira intorno allo sperone, un pizzico dì avventura naturalistica e storica, con gaudio dei fotografi che hanno modo di immortalare l’imponente maniero da angoli inediti.
La festa non può che concludersi a tavola, ai piedi del castello l’immancabile allegra kermesse delle botteghe e chioschi di souvenir, al villaggio Oravsky Podzamok  dove si trova il ristorante chalet Pod Lampasom: sapori antichi, ma amici del moderno palato. (3-continua)

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