Il Padiglione della Svizzera a Expo 2015 sarà pronto il 29 gennaio. La prima pietra fu posata lo scorso 12 settembre, come ha confermato Andrea Arcidiacono, responsabile del programma Expo per la Svizzera. Progettato dal team di giovani architetti di Brugg, è destinato a stimolare la riflessione sulla responsabilità personale, sull’equa ripartizione dei beni alimentari e sulla sostenibilità. Il padiglione si presenta come una grande piattaforma aperta con quattro torri, alte 14 metri, riempite di 4 prodotti alimentari, che permette alla Svizzera di presentarsi come un Paese responsabile e solidale nell’alimentazione.
“I visitatori accedono alle torri attraverso gli ascensori e, una volta arrivati in cima, possono servirsi di prodotti alimentari svizzeri”, ha spiegato Dante Martinelli, Commissario generale della Svizzera a Expo 2015. “Man mano che le torri si svuotano le piattaforme sui cui poggiano si abbassano, modificando la struttura del Padiglione. Il progressivo svuotamento delle torri viene registrato in tempo reale e può essere seguito anche sui social media. Nei sei mesi della manifestazione, le due torri non saranno più riempite per far riflettere il visitatore sul suo comportamento di consumo: più confezioni di cibo prenderà, meno ne avranno gli altri”.
Comportamento e consumo dei visitatori
Il viaggio nelle torri offre lo spunto per una riflessione sulla disponibilità degli alimenti nel mondo e sullo sviluppo sostenibile lungo tutta la filiera alimentare. I visitatori possono portare con sé o consumare le quantità di prodotto che desiderano: il comportamento di consumo e la responsabilità personale di ognuno stabilisce quanto resterà per chi viene dopo e per quanto tempo.
La selezione dei 4 prodotti inseriti nelle torri – acqua, sale, caffè e mele – rappresentano una Svizzera sostenibile, responsabile, innovativa e fedele alle proprie tradizioni, ma vogliono anche raffigurare la conservazione, la sostenibilità, le condizioni climatiche, la disponibilità e il legame con il settore agro-alimentare svizzero.
Le rondelle di mele, provenienti da meli svizzeri di diverse qualità, elemento essenziale per una dieta sana e naturale, rappresentano la biodiversità, la capacità di diversificazione e il ruolo fondamentale dell’agricoltura nella tutela del paesaggio.
Il sale, proveniente dal sottosuolo svizzero, elemento essenziale nella nutrizione e nella produzione industriale, permette di illustrare al grande pubblico le iniziative volte a ridurre il consumo di sale e promuovere la salute della popolazione e aumentare la qualità di vita.
L’acqua, tema conduttore dell’esposizione della Città di Zurigo, importante risorsa per tutta l’umanità, costituisce la base di un dibattito aperto per garantire la sostenibilità nel campo dell’approvvigionamento idrico attraverso le iniziative del settore pubblico e privato.
Il caffè, oggi principale prodotto alimentare d’esportazione della Svizzera, superando il cioccolato e il formaggio nel commercio estero, illustra la capacità d’innovazione e l’impegno del settore pubblico e privato svizzero volto a garantire la sostenibilità lungo tutta la filiera del caffè dalla pianta alla tazzina.
Nestlé e la relazione tra persona e cibo
Nel Padiglione della Svizzera ad Expo 2015, Nestlé racconta i segreti dell’affascinante relazione fra persona e cibo con una esposizione interattiva che guida il visitatore alla scoperta di come e perché la mente e il corpo interagiscono continuamente allo stimolo del cibo e dei meccanismi che ci portano a desiderare, scegliere e gustare quello che mangiamo ogni giorno. I contenuti del percorso espositivo sono stati sviluppati da tre importanti attori della ricerca scientifica internazionale sulla nutrizione: il Nestlé Research Center, la più grande struttura privata di ricerca in campo nutrizionale al mondo, il Nestlé Institute of Health Science, specializzato nella ricerca finalizzata allo sviluppo di fabbisogni nutrizionali specifici e l’Istituto Auxologico Italiano (IAI), eccellenza del Made in Italy nella scienza della alimentazione.
“Il percorso espositivo”, afferma Robin Tickle, Head of Corporate media relation Nestlé Global, “vuole favorire una maggiore conoscenza sulle connessioni tra alimentazione e corpo umano: abbiamo tradotto solidi riferimenti scientifici in un progetto che saprà divulgare attraverso l’interazione e il divertimento”.
È stato così realizzato un percorso di visita che prevede 4 tappe dedicate ciascuna ad un tema chiave: crescita e sviluppo del cervello; fame e sazietà; ruolo dei sensi e delle emozioni nella nutrizione; futuro di salute e cibo. L’esposizione parte con i primi 1000 giorni di vita (dal concepimento al secondo anno di età), un periodo fondamentale per il corretto sviluppo del corpo e del cervello, in cui la nutrizione gioca un ruolo chiave per la salute del feto e della madre. La scienza ha dimostrato che, proprio in questa fase, cominciano a determinarsi preferenze e gusti che ci accompagneranno durante la vita, perché l’uomo nel suo rapporto con il cibo coinvolge non solo i sensi, ma anche le proprie emozioni e la propria memoria, arricchendo di significati un atto che originariamente legato alla mera sopravvivenza.
Il 75 per cento del materiale utilizzato nel Padiglione svizzero e nelle sue infrastrutture sarà recuperato alla fine dell’evento. Le quattro torri, in particolare, saranno smontate e riutilizzate nelle città svizzere come serre urbane.