Sabato 27 Aprile 2024 - Anno XXII

Antartide, fra iceberg e stazioni scientifiche

Il nostro viaggio in Antartide continua tra i repentini mutamenti d’umore degli elementi, le folgoranti trasformazioni di paesaggi. Vedute dai colori accecanti e montagne di roccia e ghiaccio somiglianti a mostri disegnati da Dorè. Negli iceberg racchiuse le tonalità verde e blu

Assenza di vita umana in uno spettacolo meraviglioso

Foca
Foca

Flora e fauna, fatta eccezione per la parte costiera ove abbondano animali marini, sono pressoché inesistenti all’interno del continente. Curiosamente, tra gli scarsissimi abitatori figura una mosca senza ali, e quanto alla flora si segnala l’esistenza di un lichene, le cui tracce sono state riscontrate a soli 400 chilometri dal Polo Sud.
Chi non è uno scienziato, uno studioso, un ricercatore, resta semplicemente affascinato dalle bellezze naturali, quasi dimenticando il privilegio di essere arrivato a certe latitudini con le comodità del viaggiatore dei nostri giorni. Niente di male, comunque, se chi scruta l’orizzonte ghiacciato dal ponte della nave (confortato da un comodo piumino e dotato di un potente cannocchiale) si immedesima nei coraggiosi che affrontarono i rigori del clima e le insidie di un mondo sconosciuto. A creare questo irriverente stato d’animo contribuisce la sensazione che nei secoli i panorami e gli esseri che li animano non sono cambiati (in quante altre parti del mondo accade ciò?).
Ecco su scogli e ghiacciai i tenerissimi non meno che goffi pinguini: gli Adèlie con la mascherina nera sembrano agghindati per un ballo di Carnevale; i Chinstrap, dal musetto bianco e gli occhi contornati da un’elegante striscia di rimmel, potrebbero partecipare a una sfilata di moda; gli alti Emperor si muovono con l’alterigia di chi sa di appartenere a una razza superdotata. Quanto alle foche, non si disturbi la loro siesta goduta su iceberg, somiglianti a comodi sofà, in balìa della corrente. Verso il cielo, i pellicani affrontano la pesca quotidiana per il mantenimento della prole.

La natura regina è padrona

Deception Island, Antartide
Deception Island, Antartide

Ciò che però più colpisce durante un viaggio in Antartide sono i repentini mutamenti d’umore degli elementi, le folgoranti trasformazioni di paesaggi cupi e tenebrosi in vedute dai colori accecanti, le montagne di roccia e ghiaccio somiglianti a mostri disegnati dal Dorè, le tonalità verde e blu racchiuse negli iceberg. Visioni impossibili da dimenticare? Il tramonto rosso fuoco nella Charlotte Bay, le grigie nebbie del canale Lemaire trafitte da improvvisi raggi di sole, la limpidezza della luce – in un ultimo tentativo di contrastare le incipienti tenebre – nel silenzio assoluto della Paradise Bay.

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