Fino al 3 maggio 2015, presso palazzo Poli a Roma, promossa dall’Istituto centrale per la grafica, al termine delle celebrazioni per il bimillenario di Augusto, e dall’editore FMR, sarà possibile visitare la mostra di fotografie inedite di Luca Campigotto, per riscoprire nella Città Eterna le radici dell’Europa moderna. Sono 20 le immagini esposte nella mostra, a cura di Flaminio Gualdoni e rappresentano una selezione scelta all’interno del corpus di ben 140 fotografie che Campigotto ha realizzato per l’imponente volume “Roma. Un impero alle radici dell’Europa” che proprio in questi giorni è in uscita da FMR: luoghi e monumenti di interesse archeologico ripresi a Roma, Pompei, Tivoli, Ostia e in altre importanti località entro i confini dell’impero romano (Istanbul, Spalato, Merida, Arles, Nîmes, Saint-Rémy-de-Provence).
Venti immagini di grande formato della città impero, “Roma”, nelle parole di Paolo Campigotto, “e ogni sua vestigia sparsa nel vecchio mondo dicono di un’idea di bellezza che fa tutt’uno con l’idea di potenza. E proprio nelle pietre che resistono tenacemente ho cercato una visione potente delle cose. Acquedotti giganteschi, mura invalicabili, templi, colonnati, archi, strade, ponti, statue, cippi. L’archeologia mi restituisce lo sguardo stupito di quand’ero bambino e scatena la fantasia”. Immagini che ritraggono scorci e monumenti famosi in tutto il mondo che sembrano nuovi, originali, perché illuminati da uno sguardo inedito. La lettura per immagini accompagnano il visitatore in un viaggio fra le vestigia della Roma dell’impero, della Caput mundi, ricordando quanto quella storia sia ancora parte di noi, proprio nel momento in cui il tema dell’unità nella diversità dei popoli e delle nazioni europee è di stringente attualità, e come l’arte e la cultura romana abbiano lasciato il segno nella civiltà europea dei giorni nostri.
(01/04/2015)
