L’affascinante paesaggio attraversato dalla Ferrovia della Val d’Orcia
La conferenza stampa di sabato 11 aprile, ospitata in una carrozza cento porte degli anni venti, si è svolta durante il tragitto di 51 km, intervallata dalle soste in alcune stazioni, da Siena a Monte Antico, passando da Asciano, sostando presso la minuscola stazione di Trequanda e Terranieri/Montalcino. Il convoglio, costituito da 8 carrozze storiche, trainate da due locomotori diesel, ha viaggiato ad una velocità che ha consentito allo sguardo dei viaggiatori – autorità, stampa, ospiti diversi – di apprezzare la bellezza del paesaggio unico della Val d’Orcia e delle Crete Senesi, patrimonio Unesco dal 2004, dove si produce il pregiato Brunello.
Tra gli ospiti illustri del convoglio storico dell’11 aprile, anche il Maestro Pupi Avati, cui le Ferrovie hanno affidato il compito di raccontare, attraverso un docufilm, gli ultimi cento anni di storia ferroviaria italiana, dall’ingresso dell’Italia nella Grande Guerra fino a EXPO 2015.
La linea della Val d’Orcia fu aperta nel 1872 con lo scopo di collegare Siena e Grosseto. La linea ora attraversata dal Treno Natura, è stata chiusa al servizio viaggiatori regolare nel 1994 ed ha successivamente riaperto nel 1996.
Ora, grazie all’opera e al “lavoro silenzioso di restauro e conservazione”, per usare le parole del Ministro, di decine di volontari in buona parte ex ferrovieri ma non solo, è attivo un servizio di treni d’epoca da marzo a dicembre, ad esclusione dei mesi di luglio e agosto per ragioni di sicurezza e confort degli stessi viaggiatori (su questi treni manca naturalmente l’aria condizionata).
Il programma completo è disponibile su www.trenonatura.terresiena.it