LaPalermo arabo-normanna
a giugno sarà patrimonio dell’Umanità: la candidatura, dopo l’approvazione, a febbraio dell’anno scorso, da parte del direttivo della Commissione nazionale italiana per l’Unesco è stata valutata positivamente anche dall’Icomos, l’organismo internazionale consultivo di riferimento per il patrimonio culturale. Nella lista ci sono anche le cattedrali di Cefalù e Monreale. La proposta, alla quale ha lavorato anche il Segretariato generale del Mibact, è stata promossa dalla Regione Siciliana e dalla Fondazione Patrimonio Unesco Sicilia. Nello specifico, la candidatura riguarda un sito seriale composto da sette complessi monumentali palermitani e dai due complessi delle Cattedrali di Cefalù e Monreale, a testimoniare l’altissimo valore del sincretismo culturale arabo-normanno che generò uno stile architettonico e artistico eccezionale in grado di rappresentare, ancora oggi, l’esempio tangibile di convivenza, interazione e interscambio tra culture eterogenee. Il giudizio positivo dell’Icomos rappresenta un risultato fondamentale ai fini dell’iscrizione, la tappa decisiva e finale dopo un lungo e complesso iter per la valutazione fatto di fasi interlocutorie con gli organismi internazionali e ispezioni sul campo da parte di esperti di fama mondiale. Per l’effettiva iscrizione nella World Heritage List si attende, dunque, la conferma del Comitato del Patrimonio Mondiale che si riunirà dal 28 giugno all’8 luglio 2015 a Bonn, a seguito della quale l’Italia avrà annoverato il suo 51° sito Unesco.
“Esprimiamo piena soddisfazione per la valutazione positiva giunta dall’Icomos, l’organismo internazionale consultivo di riferimento per il patrimonio culturale, in merito alla candidatura Unesco del sito ‘Palermo araba normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale’.” È quanto affermano il presidente del comitato di pilotaggio per il sito e sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e il direttore della fondazione patrimonio Unesco Sicilia, professor Aurelio Angelini: “Attendiamo ora la decisione finale che si terrà a fine giugno a Bonn – aggiungono – ma il giudizio dell’organismo internazionale e la sua raccomandazione positiva è molto importante perché riconosce la validità tecnica, scientifica e politica della candidatura e riconosce altresì che il sito è un bene iscrivibile a quelli già facenti parte del patrimonio mondiale dall’Unesco”.
(08/05/2015)