Giovedì 21 Novembre 2024 - Anno XXII

Brera: il primato del disegno

In pinacoteca è aperta fino a luglio l’esposizione dedicata alle opere grafiche. Illuminante il confronto tra gli studi preparatori di alcuni capolavori e i dipinti, nella stesura finale

Bernardino Luini (Bernardino Scapi), Due bambini che si abbracciano (Gesù Bambino e san Giovannino) (1520-1525)
Bernardino Luini (Bernardino Scapi), Due bambini che si abbracciano (Gesù Bambino e san Giovannino) (1520-1525)

La pinacoteca di Brera presenta, fino al 19 luglio, una “mostra nella mostra”, nella prima sala della galleria:  “Il Primato del Disegno. I disegni dei grandi maestri a confronto con i dipinti della Pinacoteca di Brera. Dai Primitivi a Modigliani”. Il focus è il disegno, inteso come fase preparatoria per giungere al dipinto e, al tempo stesso, come opera d’arte che ha un valore intrinseco.
La mostra attinge dal Gabinetto dei disegni della collezione, ma anche da prestiti di musei internazionali come Louvre, Albertina di Vienna, Metropolitan Museum, Morgan Library.  A volte il disegno si guarda di per se stesso, come esempio della qualità e della forza espressiva del tratto; talora, i curatori sono riusciti ad accostare bozza preparatoria e stesura finale sulla tela, per dare al visitatore un’interessante opportunità di confronto.

I disegni dei grandi maestri

Umberto Boccioni, Autoritratto (1909), Milano, Civico Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco
Umberto Boccioni, Autoritratto (1909), Milano, Civico Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco

La mostra segue la storia delle scuole pittoriche italiane, dal Trecento sino al Novecento. Viene da Oxford l’unico disegno preparatorio ad oggi conosciuto per lo “Sposalizio della Vergine” di Raffaello, uno dei dipinti più amati dai frequentatori della pinacoteca. A un altro dei quadri molto noti in galleria, il “Bacio” di Francesco Hayez, si affiancano i lavori su carta dello stesso autore e alcuni disegni di Giovanni Fattori, scelti per riscoprire lo stile romantico e quello realistico. Risale al neoclassicismo il confronto tra un affresco strappato di Andrea Appiani e il disegno corrispondente, entrambi in grandissimo formato.
Da vedere sono poi gli autoritratti – Boccioni e Segantini, tra gli altri – , i disegni che introducono alla pittura di genere, con rappresentazioni di vita quotidiana e folclore. Molti gli artisti importanti: Leonardo e i leonardeschi, Tintoretto e Paolo Veronese, Ludovico Carracci e Guido Reni, Giovanni Bellini, per arrivare a Giorgio Morandi, Mario Sironi, Alberto Giacometti.

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Info: tel. 02 72263.259 – 266

 

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