Giovedì 21 Novembre 2024 - Anno XXII

Milano, presentata la macchina del freddo di Leonardo

Macchina del freddo leonardo da vinci

La macchina del freddo di Leonardo da Vinci, esposta in anteprima mondiale al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano. L’opera è stata realizzata con il sostegno di Sammontana Italia e la collaborazione del Museo Ideale di Vinci

È stato Leonardo Da Vinci a progettare la prima macchina del freddo della storia: la notizia è sorprendente e potrebbe lasciare increduli se non si trattasse di una scoperta documentata scientificamente e con dati certi. È quanto risulta da un disegno sicuramente autografo di Leonardo databile 1492, individuato e interpretato da Alessandro Vezzosi, direttore del Museo Ideale Leonardo Da Vinci. Ed è stato possibile realizzarne un inedito modello funzionante a grandezza naturale, con il sostegno di Sammontana Italia, azienda nata e operante nei dintorni della città natale di Leonardo, tra Vinci ed Empoli.

progetto macchina del freddo
Il disegno schematico e la spiegazione torica realizzati da Leonardo da Vinci per produrre la macchina del freddo

Prima dell’invenzione ideata da Leonardo da Vinci, non si hanno notizie di macchine per produrre il freddo o il ghiaccio, ma solo di espedienti basati sulla conservazione, l’evaporazione e la ventilazione naturale o manuale. Nel caso di questa macchina per produrre artificialmente il freddo, Leonardo fornisce un disegno schematico e una spiegazione teorica per analogia in contrappunto.
Troviamo disegno e spiegazione nel dettaglio di un foglio di cm 21×15 del Ms. A (databile alla metà del primo periodo milanese di Leonardo, circa 1492) che Napoleone farà trafugare dalla Biblioteca Ambrosiana e che, dopo la caduta del suo impero, sarà “dimenticato” a Parigi con altri manoscritti oggi conservati presso l’Institut de France.

Leonardo inizia enunciando i due principi generali in merito alle origini del freddo: per privazione di calore e “per movimento d’aria”. La spiegazione teorica di Leonardo si fonda su un semplice paragone, ovvero sulla similitudine tra il “sommo caldo”, prodotto dai “razzi” di uno specchio concavo che si concentrano in un punto e il “sommo freddo”, prodotto dai soffi di molti mantici, ovvero dei molti beccucci di un grande mantice, concentrati verso un unico punto: un contenitore da refrigerare.

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La macchina del freddo di Leonardo non fu mai realizzata, ma viene comunque da chiedersi in quali occasioni e per quali scopi sarebbe stata utilizzata questa macchina del freddo: per raffreddare bevande sicuramente, e magari per i sorbetti e i dolci freddi, e per prolungare la durata del ghiaccio da introdurre nei rinfrescatoi sulle mense e nei banchetti. Certo Leonardo la progetta quando si trova nella Milano degli Sforza e organizza feste di corte.

La Macchina del Freddo sarà esposta in anteprima mondiale (per tutto il periodo dell’Expo) presso il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, presso la Galleria Leonardo.

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