Alla presenza del ministro dei Beni culturali Dario Franceschini e del comandante generale dell’Arma dei carabinieri Tullio Del Sette, è stata inaugurato il percorso espositivo “La Memoria ritrovata. L’arma e lo scrigno dei tesori recuperati”, presso le antiche Carceri di San Pancrazio, Cittadella dei Musei a Cagliari. La mostra itinerante presenta una raccolta di oltre cento opere di diversa tipologia, varia epoca e provenienza che, nel tempo, sono state oggetto di furti, sottrazioni, scavi clandestini o vendite illecite, ma che l’attività capillare dei Carabinieri ha permesso di recuperare e restituire alla comunità.
Un’ampia sezione è dedicata all’archeologia con un grosso spazio riservato alla civiltà nuragica: vasi, anfore, crateri, piccole sculture, bronzetti e manufatti vari di epoca preistorica sono sempre stati molto ambiti dai trafficanti d’arte e spesso ne viene segnalata la presenza nelle vendite di prestigiose case d’asta internazionali. Oltre a splendidi esemplari di ceramiche provenienti dalla Grecia e dall’Italia meridionale, sono presenti in mostra oltre cinquanta reperti della Sardegna nuragica che, dopo la chiusura della mostra, resteranno esposti nei musei dell’Isola.
Si tratta di una mostra itinerante che girerà l’Italia a cominciare dalla Sardegna dove rimarrà aperta al pubblico gratuitamente fino al 15 ottobre all’interno della Cittadella dei Musei a Cagliari. L’allestimento curato dal Mibact, attraverso la soprintendenza regionale, fa parte dei Grandi eventi e delle iniziative per l’Expo finanziate dalla Regione, che per la mostra ha stanziato 150mila euro. “I turisti stranieri in Italia sono cresciuti in modo esponenziale, l’anno scorso abbiamo superato i 50 milioni”, ha ricordato Franceschini, evidenziando la necessità di diminuire la concentrazione dei flussi in pochi luoghi simbolo come Venezia, Firenze e Roma attraverso la promozione di un turismo culturale più sostenibile e ben distribuito. La famosa creazione di un museo diffuso è insomma il concetto su cui torna ad insistere Franceschini invitando la Sardegna a sviluppare le proprie potenzialità e ad estenderne le capacità anche oltre la stagione turistica. In una simile ottica, la mostra porta a Cagliari veri e propri tesori come “La Muta” di Raffaello, “Il giardiniere” di Van Gogh, “La Sacra Famiglia appare a San Clemente” attribuito al Tiepolo e la “Frutta su un tavolo” di Gauguin che esercitano un’ulteriore fascinazione per la loro natura di opere fantasma, a lungo sommerse. Viva riconoscenza viene in questo caso espressa al nucleo dei carabinieri che con la sua attività investigativa costituisce un’eccellenza riconosciuta e presa a modello in tutto il mondo e una risorsa guida nella salvaguardia dei beni culturali che Franceschini vorrebbe estendere con la creazione dei Caschi Blu della cultura.