I mondiali di rugby sono notoriamente il terzo evento sportivo più seguito a livello planetario, dopo i giochi olimpici ed i mondiali di calcio.
Oggi, 18 settembre 2015, inizia la Rugby World Cup. E’ incredibile come questo evento, nonostante questo sport non sia così seguito nel nostro paese, sembri destinato ad essere fondamentale per quel che riguarda gli introiti: detto questo la nostra squadra nazionale potrebbe essere incentivata a fare del proprio meglio per via dei ricchi premi a disposizione dalla Federazione (FIR). (Vedi news di OA Sport).
I risultati della prossima Rugby World Cup inglese, che va dal 18 settembre al 31 ottobre, d’altronde, parlano molto chiaro: sono oltre 2 milioni i biglietti venduti, e bisogna innanzitutto dire che non ci sono mai stati così tanti spettatori. Inoltre sono state utilizzate coperture televisive da record e c’è stato un ritorno economico davvero importante (poco meno di 200 milioni di profitto). I biglietti per i big match hanno praticamente registrato il tutto esaurito e un tifoso del nostro paese puó arrivare a spendere piú di 3500€ pur di seguire gli azzurri, come riportato nell’infografica della Coppa del Mondo di Rugby di GoEuro.
In tutto questo giro di merchandising, resta comunque da sottolineare il gesto di solidarietá del capitano Martin Castrogiovanni. Il pilone della nazionale ha infatti da qualche giorno donato il suo premio in beneficenza a due associazioni che si occupano di bambini. Questo gesto è nato dall’esigenza di rispondere alle dure critiche che gli sono state gettate addosso quando i giocatori sono venuti ai ferri corti con la federazione. Il premio mondiali di Castrogiovanni potrà aiutare migliaia di bambini in difficoltà. “Ho deciso di donare i soldi ai bambini, sono loro a darmi la forza per superare ogni ostacolo” ha così commentato il leader degli azzurri al Racing Metro, il famoso stadio di Rugby di Parigi, come riporta il Fatto Quotidiano.
Il riferimento va sicuramente ad associazione Olivia “insegnareperintegrare”. Si tratta di un’ associazione benefica che si occupa di integrare i bambini sordi offrendo loro la possibilità di svolgere uno sport. Martin Castrogiovanni può definirsi una persona fortunata. Ma, ció nonostante, lui ha aggiunto alla sua dichiarazione: “Noi rugbisti abbiamo il fisico e la salute, a volte soprattutto dopo gli infortuni, ti domandi chi ce lo fa fare poi incontri certi bambini meno fortunati e che fanno molta fatica a correre e capisci che i veri eroi sono loro”.
Questo forse perché nel Rugby girano i soldi, ma non è uno sport per mercenari.