Entrerà in funzione il 1 ottobre 2015 in località Fosso Ghiaia (RA) il più grande impianto europeo di potabilizzazione dell’acqua.
Si tratta dell’ impianto della Standiana, un potabilizzatore ultramoderno, progettato e realizzato da Romagna Acque-Società delle Fonti S.p.A. alimentato dalle acque prelevate dal Po a Bondeno tramite una derivazione del canale emiliano-romagnolo grazie ad una concessione rilasciata a Romagna Acque e alla realizzazione e gestione operativa di un apposito sistema infrastrutturale ad usi plurimi da parte della società partecipata di Romagna Acque, Plurima. Ci sono voluti 8 anni per progettarlo e 2 per l’esecuzione materiale. L’impianto è considerato il più importante degli investimenti compresi nel piano pluriennale 2011 – 2023 della società a capitale pubblico proprietaria e gestore di tutte le fasi idropotabili della Romagna.
“L’impianto sarà alimentato con acqua del Canale Emilia Romagnolo e avrà una potenzialità massima di 1100 litri al secondo -ha chiarito Andrea Gambi, l’Amministratore Delegato Romagna Acque -. La sezione più importante dell’impianto è quella dell’ultrafiltrazione, ovvero la filtrazione dell’acqua attraverso membrane con cavità così piccole (0,4 micron) da trattenere oltre a tutti i solidi sospesi anche la carica batterica e spore di organismi potenzialmente patogeni. Il passaggio finale su carboni attivi permetterà invece di trattenere le ultime sostanze rimaste in soluzione nell’acqua al termine del trattamento”.
il presidente di Romagna Acque, Tonino Bernabè il giorno dell’inaugurazione ha dichiarato a sua volta: “L’importo complessivo dei lavori è stato di 32 milioni e 900mila euro, ai quale se ne aggiungono altrettanti per la posa in opera di quasi 40 km di condotte di interconnessione di grandi dimensioni, che collegano il nuovo potabilizzatore con il territorio”.
“Il potabilizzatore – sottolinea Andrea Gambi – è interconnesso in particolare alla rete del Lughese, al potabilizzatore Nip di Ravenna e alla dorsale adriatica dell’Acquedotto della Romagna. Le principali aree servite sono la Bassa Romagna, il territorio ravennate e la riviera adriatica, da Cervia a Cesenatico e anche oltre”.
E’ previsto inoltre un impianto fotovoltaico per produrre l’energia necessaria per il funzionamento dell’impianto.