novembre alla Torre di Oriolo di Faenza (RA) si terrà la seconda edizione di “Grani e melograni”, un week-end all’insegna della biodiversità per riscoprire alcune varietà antiche di frutta e di grano romagnole. Per due giorni, accanto a grani e melograni, saranno protagonisti anche vitigni e altri prodotti agricoli autoctoni di un angolo di Romagna che, già da diversi anni, sta puntando fortemente sulla biodiversità come strada privilegiata per un’economia più rispettosa del territorio e un turismo sostenibile. Assai nutrito il programma della manifestazione, che prevede convegni, laboratori, mostre, degustazioni guidate e incontri con gli agricoltori, spaziando tra proposte per tutte le età.
Il primo giorno, battezzato “L’Oro Antico”, punterà i riflettori sul grano, con un convegno che al mattino si concentrerà sulle tre cultivar diffuse in Romagna – Senatore Cappelli, Gentil Rosso e Ardito – e sul valore nutrizionale dei cereali. Nel pomeriggio andrà in scena un laboratorio interattivo per genitori e figli nel quale i partecipanti prepareranno crostate, pani e confetture con le farine e la frutta di Oriolo dei Fichi.
Al centro della giornata di domenica sarà invece la melagrana e, in particolare, la “Grossa di Faenza”, varietà locale di melograno iscritta a fine 2014 nel Repertorio della Biodiversità della Regione Emilia Romagna.
In entrambe le giornate sarà attivo all’ora di pranzo un punto ristoro con specialità tipiche, mentre nei due pomeriggi sarà possibile sia fare acquisti presso la mostra mercato con salumi, formaggi, vini e altri prodotti tipici di Oriolo sia visitare le mostre fotografiche “I patriarchi della natura” e “Mani ed antichi mestieri”.
Per maggiori informazioni:
http://www.torredioriolo.it/2015/10/grani-e-melograni-3/